Borse di studio minacciate dal nuovo Isee

Il nuovo modello isee si sta rivelando un vero e proprio problema per tutti gli studenti universitari e per la richiesta delle borse di studio. I primi dati arrivano dalla Toscana: il 14% degli studenti con sostegno rischia di perderlo o di vederselo decurtato

Borse di studio minacciate dal nuovo Isee

Il nuovo modello Isee potrebbe sfavorire moltissimo la situazione degli studenti universitari. Questi ultimi l’avevano denunciato ma ora ci sono i numeri a dimostrarlo.Arrivano da una delle regioni italiane più ricche, la Toscana, che presenta moltissimi studenti fuori sede:  il 14% degli studenti che nel 2015 erano stati etichettati come poveri, rischiano di perdere le agevolazioni economiche.

I calcoli sono stati fatti dall’Istituto regionale programmazione economica (Irpet) secondo cui solo il 63% degli aventi diritto con il nuovo Isee sarà comunque incluso senza cambiare fascia, mentre solo il 7% avrà un miglioramento (o perché sono stati precedentemente esclusi o perché avranno un aumento delle borse di studio)

Il nuovo modello Isee prevede di mettere tutti i redditi in chiaro, anche quelli “nascosti” finora, per permettere un metodo più trasparente. Questo, però, comporterà che alcuni studenti si scopriranno più facoltosi anche senza aver aumentato né il proprio reddito né il proprio patrimonio.

Le proiezioni dell’Irpet si basano, infatti, sui dati risalenti al 2014 compreso il numero totale di richiedenti, oltre 20.000, che è sceso a circa 18mila (qualcuno non ha presentato la dichiarazione sostitutiva unica) e di questi solo 12mila hanno vinto, effettivamente, una borsa di studio.

La causa principale di questo problema risiede nel fatto che il nuovo Isee prevede sia l’inclusione di tutti i redditi esenti ai fini Irpef (per esempio le pensioni di invalidità) sia la valorizzazione del patrimonio immobiliare e una franchigia minore per quello mobiliare.

Bisogna tener conto anche dei redditi degli studenti, comprese borse di studio (non viene calcolata nella richiesta della borsa ma pesa sull’Isee per il pagamento delle tasse universitarie).

Inoltre, il nuovo famigliare viene considerato in maniera più fiscale: un genitore divorziato conta anche se non versa gli alimenti.

Secondo l’Irpef, a sfavorire gli studenti che studiano in Toscana sarà soprattutto la seconda casa: anche la casetta lasciata dal nonno che non si riesce a vendere sarà una ricchezza.

Altri fattori che pesano sul reddito sono l’inclusione dei guadagni dello studente stesso, se per esempio svolge una attività a tempo parziale (le cosiddette 200 ore), e la borsa di studio di altri fratelli conviventi. Cosa si può fare per risolvere la situazione? Un alunno afferma “Occorre innalzare la soglia dell’Isee, come abbiamo fatto in Puglia dove da 17 mila si è passati a 19 mila euro, e togliere le borse di studio dal reddito”.

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