Vittorio Sgarbi contro Swiss Air: fece la pipì in aereo nel bagno "vip"

Vittorio Sgarbi è entrato in polemica anche con le compagnie aeree: stavolta a finire sulla graticola è stata Swiss Air, rea di avere rimproverato al critico d'arte di avere utilizzato i bagni della prima classe pur avendo un biglietto economy.

Vittorio Sgarbi contro Swiss Air: fece la pipì in aereo nel bagno "vip"

Vittorio Sgarbi è senz’altro uno dei personaggi mediatici più polemici degli ultimi decenni, tant’è che raramente si può trovare una notizia che lo riguardi che non riporto di un litigio, uno scontro verbale, un insulto o una provocazione.

Negli ultimi mesi in particolare l’essere diventato un fenomeno dei social network ha ulteriormente acuito la vocazione battagliera del 64enne ferrarese, sempre pronto a lanciare il guanto ed a battagliare a colpi di epiteti diventati oramai dei veri e propri tormentoni sul web.

Stavolta però dietro la consueta crociata di Sgarbi non v’è alcun pretesto artistico o culturale, bensì un qualcosa di decisamente più prosaico come l’espletamento delle funzioni biologiche. Il personaggio televisivo è infatti entrato in polemica con Swiss Air, compagnia aerea di bandiera elvetica, in seguito ad uno spiacevole episodio avvenuto solamente pochi giorni fa.

Vittorio Sgarbi si era imbarcato su un volo della suddetta compagnia, proveniente da Roma e diretto a Ginevra, quando ad un certo punto del viaggio ha sentito l’improcrastinabile impellenza di urinare. Ma proprio nel momento clou della soddisfazione, il nostro è stato bruscamente interrotto dallo staff del velivolo.

Gli steward infatti hanno rimproverato al critico d’arte di avere utilizzato il bagno dedicato ai passeggeri di prima classe pur disponendo “solamente” di un biglietto economy; un atto che, ovviamente, non poteva che suscitare in Vittorio Sgarbi una monumentale ondata di indignazione. D’altronde, di solito scatta per molto, molto meno.

Così l’opinionista, al suo rientro, si è prontamente apprestato a realizzare un video di denuncia contro la compagnia aerea, chiosando che: “Io non prenderò mai più un aereo Swiss Air“. D’altronde la questione, per quanto possa apparire di importanza marginale, ha invece suscitato reazioni contrastanti sul web: per quale ragione l’uso esclusivo del bagno dovrebbe venire riservato a clienti speciali d’altronde?

Qualora un passeggero soffrisse di incontinenza dunque, o fosse affetto da problematiche di altro genere che necessitassero di una “scappata” nel bagno più vicino, perché mai dovrebbe venire costretto a recarsi dall’altro capo della fusoliera – con tutti gli eventuali impedimenti ed imbarazzi del caso – per una pura formalità da protocollo?

Dal suo canto la compagnia svizzera si è affrettata a precisare che “approfondiremo internamente quanto accaduto e le circostanze che hanno portato a questa situazione“, ma ciò non è ovviamente bastato a placare Vittorio Sgarbi, il quale ha prontamente risposto tramite Facebook che: “Prendo atto della situazione della compagnia Swiss“.

Tutto qui? Nient’affatto, ovviamente: quando si parla di Sgarbi, una chiusura tra il caustico ed il faceto è pressoché d’obbligo. Tant’è che il post in questione si conclude così: “E per evitare che mi venga attribuito un atteggiamento di ritorsione, come sarebbe naturale, posso confermare che la Swiss non fa cagare“.

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