Raoul Bova querela l’ex suocera: l’aveva definito "genero degenerato"

Annamaria Bernardini De Pace, ex suocera di Raoul Bova, è stata portata in tribunale da quest'ultimo per diffamazione. Durante un'intervista al Giornale, l'aveva definito 'genero degenerato'. "Mi riferivo ad un genero immaginario", la difesa della donna

Raoul Bova querela l’ex suocera: l’aveva definito "genero degenerato"

La suocera è l’incubo di tanti uomini sposati: ‘cazziatoni’, ingerenze nella vita matrimoniale e, in generale, una particolare antipatia l’una nei confronti dell’altro. A quanto pare, nemmeno Raoul Bova fa eccezione in questo luogo comune; anzi, se possibile, il suo caso è anche peggio! Il bellissimo attore italiano, ha infatti portato in tribunale Annamaria Bernardini De Pace, la madre dell’ex moglie Chiara Giordano, con l’accusa di diffamazione.

Di mestiere, la madre dell’ex moglie fa proprio l’avvocato matrimonialista e, a quanto pare per motivi di lavoro, aveva pubblicato più di un anno fa una lettera su Il Giornale dal titolo emblematico: Caro Genero degenerato, vai e non tornare”. Secondo il quotidiano Il Cittadino di Monza e Brianza, l’articolo è parte di una serie tenuta da Il Giornale sui conflitti familiari, e la Bernardini De Pace avrebbe fatto riferimenti ai tradimenti di un genero. Secondo la diretta interessata, si trattava di un genero qualunque; secondo Raoul Bova, il genero in questione sarebbe proprio lui.

A deciderlo sarà il Tribunale di Catania, a cui il gup di Monza ha trasmesso gli atti per competenza territoriale, visto che la prima copia di quell’edizione de Il Giornale è stata stampata proprio lì. Oltre alla donna, sotto indagine è anche il direttore Alessandro Sallusti, in quanto responsabile dei contenuti del suo giornale.

Raoul Bova, attualmente fidanzato con la splendida modella spagnola Rocio Munoz Morales, ha affermato di non aver mai tradito l’ex moglie, ma a quanto (gli) sembra, l’ex suocera sembra proprio avercela con lui: “un uomo interessato e manipolatore, ambivalente e in mala fede … non hai fegato né cuore, mio caro genero o degenero per meglio dire. La tua forza, anche sessuale, dura per il tempo di uno spot. Parole non proprio dolcissime, insomma.

Secondo la Bernardini De Pace, in quel genero si potrebbero identificare in tanti, mentre per il suo legale “non sussistono reati di natura penale”. A deciderlo sarà il giudice del Tribunale di Catania, che dovrà redimere la querelle suocera-genero in salsa vip!

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