Nathan Falco Briatore: "A 7 anni 200 euro di paghetta"

Nathan Falco Briatore, figlio di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci, a soli 7 anni si presta alla sua prima intervista. Il bimbo si racconta a "Vanity Fair", parlando della sua paghetta, che a volte il padre "finge di dimenticare".

Nathan Falco Briatore: "A 7 anni 200 euro di paghetta"

Non è strano che i personaggi del mondo dello spettacolo si sottopongano a delle interviste per rivelare dettagli della propria vita privata o della carriera, lo è un po’ di più quando il “vip” in questione ha solo 7 anni. Stiamo parlando di Nathan Falco Briatore, figlio della coppia formata da Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci.

Il bambino, infatti, a soli 7 anni ha rilasciato la sua prima intervista per il magazine “Vanity Fair”. Il bambino, durante la chiacchierata con i giornalisti della rivista, ha parlato della sua paghetta, che si tratta di 200 euro al mese, una cifra che ha fatto molto discutere il web che crede siano forse un po’ troppi per un bambino di sette anni, che non è ancora in grado di gestire in modo autonomo il denaro.

Nathan durante l’intervista ha però raccontato che la paghetta gli viene data da suo padre, l’imprenditore Flavio Briatore, che però a volte ha il vizietto di “dimenticarsela”. Il bimbo ha infatti ammesso di dovergliela ricordare spesso, per non saltare neanche un mese. Continua la sua intervista parlando dei social, che sono tanto usati dal padre e dalla madre, ma che per lui sono ancora rigorosamente “off limits”. Parlando dei suoi desideri e di quello che vorrebbe fare da grande, Nathan confessa di voler diventare un calciatore, prediligendo il ruolo di portiere o di attaccante, e preferendo guardare le trasmissioni calcistiche piuttosto che i cartoni animati.

Attualmente Nathan frequenta una prestigiosa scuola di Monte Carlo, e all’età di soli 7 anni parla già quattro lingue: “Inglese, francese, italiano e un po’ di spagnolo. Ah, e il dialetto napoletano”, ha confessato Nathan scherzando. 

Infine parlando dei genitori confessa che la madre non dice mai “si” e che vorrebbe andare a dormire più tardi ma che invece alle nove dev’essere già a letto quando l’indomani c’è scuola, non prima di aver recitato la sua preghierina.

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