Moglie di Bonolis parla della figlia malata: "Una strada in salita"

Tramite un'intervista al Corriere della Sera Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis, racconta all'Italia cosa vuol dire per lei essere genitore di una figlia con gravi problemi cardiaci

Moglie di Bonolis parla della figlia malata: "Una strada in salita"

Tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare il personaggio Paolo Bonolis da quando, giovanissimo, fece i suoi esordi sulle reti Fininvest: personaggio simpatico, colto, e con la battuta sempre pronta, che ha creato un nuovo modo di presentare, molto teatrale, che ha conquistato ben presto l’Italia. Pochi di noi, però, conoscono il Paolo Bonolis ‘uomo’, il padre e marito amorevole, che con Sonia Bruganelli, ha creato una splendida famiglia da quando, nel 2002, la coppia ha deciso di salire all’altare.

Come ogni famiglia, però, anche in quella di Bonolis non è tutto rose e fiori; in particolare, la famiglia Bonolis ha dovuto affrontare la brutta malattia della primogenita, la piccola Silvia, nata con dei brutti problemi cardiaci. A parlare della difficile maternità è proprio la diretta interessata, Sonia Bruganelli, in una bella video intervista al Corriere della Sera: “Le maternità, straordinarie, lo sono tutte, perché diventare mamma è un’esperienza unica alla quale spesso non si è neanche preparate. Nel mio caso una delle mie tre lo è stata ancora di più!”.

Poi subito si arriva alla delicata questione della figlia, e Sonia dimostra di essere una donna decisamente forte: “La nostra prima bambina, Silvia, è nata con una cardiopatia, e la mia storia da mamma è iniziata un po’ in salita. Io tendo a essere molto schietta, nel senso che non è augurabile una disabilità ma allo stesso tempo credo che la forza che questi bambini hanno sia una risorsa enorme. Bisogna avere tanta forza, una famiglia grande alle spalle, a volte sacrificare anche gli altri fratelli, perché le cose sono un po’ più complicate”.

Sonia Bruganelli sa di essere stata fortunata, ma lancia un appello per le altre famiglie: “È un percorso che non avrei scelto, ma se mi dicessero adesso di tornare indietro lo rivivrei così. Credo che la grossa difficoltà delle famiglie con disabilità sia dal punto di vista degli aiuti. Non bisogna lasciarle sole.

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