La Boldrini difende a spada tratta Asia Argento: "Non andartene, la gente è dalla tua parte"

Asia Argento, dopo le critiche incassate per lo scandalo Weinstein, ha affermato che se ne andrà dall'Italia: la Boldrini ha difeso a spada tratta l'attrice accusando di misoginia chi non si coalizza nella difesa delle donne.

La Boldrini difende a spada tratta Asia Argento: "Non andartene, la gente è dalla tua parte"

Asia Argento, autoproclamatasi la vittima per eccellenza, la paladina delle donne, che accusa il produttore Weinstein di stupro anche se lo ha frequentato, a più riprese, per 5 anni, che in numerose occasioni non si è peritata ad insultare le donne in modo becero e squallido, ha il pieno sostegno della Presidente della camera che, da sempre, seleziona le donne a cui esprimere il proprio apporto morale.

“Non ho avuto modo di chiamare Asia Argento perché sono in missione a New York e in Canada. Le mando, però, questo messaggio: bisogna rimanere in Italia per rafforzare la solidarietà tra donne. Asia non mollare” ha sentenziato, come una suffragetta riclicata, al telefono da New York. Concluso l’incontro con il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, con cui ha parlato di Libia e degli sforzi per giungere a un accordo tra le parti in causa, della preoccupazione per le condizioni dei migranti e dei richiedenti asilo, la Boldrini ha trovato il tempo di parlare dell’Argento.

La Boldrini ha affermato le dispiace che voglia lasciare l’Italia per le critiche ricevute, nel momento in cui le donne dovrebbero fare squadra nel proprio ambito, nello spettacolo, come nella politica. “Alla Camera ho istituito il “caucus delle donne”, un gruppo di deputate interpartitico come usa negli Stati Uniti. Le donne, insieme, possono mettere al centro dell’attenzione le questioni di genere, incluso il problema degli abusi.” La Presidente ha decretato che, per quanto riguarda le molestie e gli stupri, il problema sono gli uomini e il loro comportamento, e che in questa vicenda accadono cose inaccettabili, ci si chiede se aveva la minigonna o era provocante, perché ha denunciato così tardi e via dicendo.
“Inaccettabile, lo ripeto. Noi dobbiamo spostare l’attenzione dalle vittime ai colpevoli”.

La Boldrini sentenzia che detesta il fatto che Asia Argento debba continuare a giustificarsi, non è importante se e quando una donna decide di denunciare un abuso, il vero scandalo è che un uomo di potere, Weinstein, fosse libero di molestare le ragazze che volevano lavorare. Il sistema è marcio va sradicato, ha affermato, i molti rilievi offensivi, beceri, fatti da uomini che quasi giustificano l’atteggiamento di Weinstein l’hanno lasciata basita.

Negli Stati Uniti l’hashtag “Me too”, in Italia “quella volta che“, creati per raccogliere i racconti delle donne che hanno subito violenze hanno svelato una realtà impressionante. La Boldrini spera che tali hashtag continuino a circolare e che aiutino le donne a rompere il silenzio, ad uscire allo scoperto, nonostante la difficoltà a farlo e che prima di giudicare, occorrerebbe mettersi nei panni di una donna che ha subito un abuso.

La rete è per la Presidente la nuova frontiera dell’umiliazione per il mondo femminile, una donna si trova spesso davanti a un bivio, accettare le offese, le oscenità, oppure uscire dal web. La Boldrini ricorda che alla Camera ha istituito una commissione sui fenomeni di odio, dedicata alla deputata laburista britannica Jo Cox, assasinata durante la campagna elettorale per la Brexit: le conclusioni della commissione sono state che al vertice della piramide dell’odio vige la donna, il bersaglio numero uno delle violenze.

Marilyn Monroe scrisse che Hollywood è un bordello sovraffollato, una giostra con i letti al posto dei cavalli, niente di nuovo sotto il sole.

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