Blatter: “Platini mi ha detto di prendere un whisky, e poi di dimettermi”

Il presidente uscente Sepp Blatter ha spiegato l'incontro con Platini: "Mi ha chiesto di dimettermi, avrei mantenuto il mio ufficio in Fifa". La figlia: "Mio padre non è un corrotto"

Blatter: “Platini mi ha detto di prendere un whisky, e poi di dimettermi”

E’ guerra aperta tra l’Uefa e la Fifa, dopo la rielezione di Sepp Blatter a capo della massima organizzazione mondiale di calcio. Le polemiche tra il presidente Uefa Michel Platini Blatter non sembrano poter rientrare, dopo che il dirigente francese si era schierato apertamente contro quest’ultimo, che ha risposto, a mo’ di minaccia: Io non dimentico”.

Emergono nuove dichiarazioni – e chissà per quanto ancora questa storia andrà avanti – del neoeletto Blatter nei confronti di Platini. Frecciatine nemmeno tanto velate, quelle dello svizzero nei confronti del suo a questo punto ex amico: “È stato molto deludente tutto quello che è successo negli ultimi giorni. La notte prima del voto, Platini ha scritto una mail a tutte le Federazioni dicendo che dovevano votare contro di me e scegliere il principe Alì e questo nonostante l’Europa non avesse un proprio candidato”.

Continua a togliersi sassolini dalle scarpe Blatter, che spiega pubblicamente come è andato il discusso incontro con Platini“Giovedì mi ha chiesto un dialogo personale, siamo andati nel mio ufficio, si è messo comodo e mi ha detto: `prendiamoci un buon whisky fra amici´. `No, niente whisky ma ti ascolto´, la mia risposta. E allora mi ha detto serio: `Sepp, fai il Congresso e alla fine annuncia le tue dimissioni, ti faremo una grande festa e potrai conservare il tuo ufficio qui alla Fifa´”.

Blatter, come noto, non ha accettato la proposta, e riguardo alle critiche della stampa internazionale sullo scandalo Fifa, che ha coinvolto indirettamente anche Blatter, il presidente Fifa dice: “Non ho avuto tempo di leggerle, ma c’è stato zero rispetto della mia persona.

Anche la figlia di Blatter interviene in difesa del padre: Mio padre non è un corrotto, non ha mai preso una tangente. Papà anche negli ultimi giorni ha portato avanti il suo lavoro, concentrandosi solo su quello, ma le critiche che gli sono arrivate lo hanno disturbato molto, soprattutto quelle a livello personale e in particolare le parole di Platini lo hanno infastidito molto. Mio padre non ha mai detto una parola contro un altro candidato“.

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