La propoli è una sostanza che viene prodotta dalle api. Queste, infatti, prelevano una sostanza resinosa che si trova in determinati alberi e che poi trasportano fino all’alveare. Qui vi è un processo di elaborazione, in quanto le api modificano la struttura chimica della propoli, con l’aggiunta di cera ed enzimi prodotti dal loro organismo.
L’uomo poi raccoglie la propoli all’interno degli alveari e, grazie a determinati processi, la rilavora.
La storia della propoli ha origini antichissime; si pensa che vi era una conoscenza della propoli nel mondo arabo ed in quello greco, dove veniva utilizzata per combattere gli ascessi; inoltre, veniva utilizzata dagli Egizi nel processo di mummificazione, dagli Assiri per guarire ferite e tumori e persino in Sudafrica dove, alla fine dell’800, veniva utilizzata per il trattamento delle ferite. Fu così che nel 1947 iniziò lo studio delle proprietà della propoli.
Ad oggi sappiamo che la propoli contiene vitamine, sali minerali, aminoacidi e molto altro. Ha proprietà antivirali, antinfiammatorie ed antiossidanti, cicatrizzanti, anestetiche ed immunoregolatrici.
L’uso più conosciuto della propoli si ha davanti ad un mal di gola, un raffreddore o a una tosse. In questi casi viene somministrata in spray o in sciroppo: è uno dei più efficaci rimedi in quanto può far passare il malanno anche in pochi giorni. Essendo un prodotto naturale non avrà la stessa “potenza” di un farmaco, ma i suoi benefici non sono affatto da sottovalutare.
In realtà la propoli può anche essere usata per combattere bronchiti, herpes, influenze, bruciature, ulcere e altre infezioni.
È possibile reperire la propoli in farmacia o in erboristeria e può presentarsi sotto forma pura, in gocce o anche in spray – in questo caso è possibile scegliere tra la variante con l’aggiunta di alcol o no (se occorre somministrarlo a dei bambini è consigliato quello senza alcool) – in sciroppo, in pastiglie o in pomate.