Il mare soffoca per la plastica: "L’Italia faccia la sua parte"

Nella Giornata mondiale della biodiversità, Legambiente lancia a Ostia l'iniziativa di "pulizia". E' presente Laura Boldrini, presidente della Camera e Silvia Velo, la sottosegretaria.

Il mare soffoca per la plastica: "L’Italia faccia la sua parte"

E’ partita l’iniziativa ‘Spiagge e fondali puliti-Clean up the med’ di Legambiente. Un gruppo di volontari da Capocotta – Ostia (Roma), il Lido poco distante dalle Secche di Tor Paterno, un’area marina protetta sta organizzando le attività per spiagge e fondali puliti che riguarderà l’intero littorale mediterraneo italiano. Più di 300 iniziative verranno messe in atto dal 26 al 28 maggio in tutta Italia, vi partecipano molti volontari amanti del mare.

Oggi, Giornata mondiale della biodiversità, a cui ha partecipato la presidente della Camera, Laura Boldrini e la sottosegretaria all’Ambiente, Silvia Velo è stata l’occasione giusta per presentare l’iniziativa da parte di Legambiente.

L’urgenza viene raccontata così dall’associazione ambientalista: “I rifiuti in mare minacciano la biodiversità e mettono a rischio le specie marine è necessario mettere in campo politiche di prevenzione e sensibilizzazione coinvolgendo i cittadini e le giovani generazioni”.

Legambiente chiede, insieme a tutti coloro che aiutano a ripulire le spiagge, bambini di molte scuole compresi “maggior rispetto e tutela per il mare e la biodiversità marina” ribadendo che è necessario “mettere in campo politiche di prevenzione e sensibilizzazione per ridurre gli impatti ambientali ed economici”. I rifiuti in mare, ricorda Rossella Muroni, presidente di Legambiente, sono un costo per l’Unione Europea, “ben 476,8 milioni di euro l’anno”.

L’Italia – secondo la presidente Muroni– ne sta risentendo: la biodiversità sta diminuendo velocemente una delle cause è l’inquinamento marino, che, tra l’altro, non è senza conseguenze per l’uomo, per l’economia e per i settori della pesca e del turismo.

Invita allora l’Italia a fare la sua parte nel raccogliere la sfida lanciata da Marine Strategy ai paesi membri: entro il 2020 raggiungere uno stato ecologico buono per i nostri mari. 
La Boldrini guarda alle nuove generazioni: “Bisogna sensibilizzare i più piccoli alla salvaguardia dell’ambiente e insegnare loro che il mare è un bene che appartiene a tutti”.

 

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