Nei giorni scorsi è circolata la voce, poi smentita ufficialmente (anche perché diversi esponenti politici europei hanno negato che ci si sarebbe piegati alle minacce di Menlo Park), secondo cui Meta avrebbe potuto togliere dall’Europa Instagram e Facebook, visto che le normative comunitarie ostacolano la raccolta e il trasferimento (negli USA, tra app e app dell’azienda o con partner di terze parti) dei dati personali. Curiosamente, la notizia in questione sembra aver smosso qualcosa nel panorama dei social, con l’ufficializzazione della discesa in campo della nuova piattaforma Waveful.
Creato dagli italiani Dennis e Steven Motta, Waveful è un social network, per ora ad accesso mobile, via app da Android e iOS, destinato a competere più che altro con Instagram e TikTok nel conquistarsi il favore dei creators. Ci si può iscrivere mediante mail, SMS, account Apple o Google e, da quel momento, indicato il nome e scelto il nickname preceduto dalla @, si potranno selezionare (ma non è obbligatorio) le community, dette Tsunami, cui aderire.
In seguito, ci si troverà un’interfaccia con, in basso, tutto quel che occorre per usare la piattaforma, con la scorciatoia per la Home, dove vengono visualizzati i contenuti provenienti dagli utenti che si seguono o dai gruppi cui si è aderito, quella per le Tendenze, con post in ordine cronologico e più popolari, lo shortcut per cercare nuovi utenti o Tsunami, quello per le notifiche o la messaggistica, e quello per personalizzare il profilo.
In tal senso, è possibile adornarlo con dei badge, a seconda dei traguardi conseguiti, in termini di amici invitati, visualizzazioni o like ottenuti, persone che ci seguono. Ovviamente, nel contesto del tema impostato (chiaro o scuro), si potrà compilare la propria biografia, con anche link, variare la palette cromatica del proprio profilo, etc: nel caso si acquisti l’iscrizione quale utente premium (7.99 euro al mese), si avranno ulteriori opzioni di personalizzazione, l’assenza di pubblicità, un Badge VIP e 12 Superlike (diversamente da comprare a parte, in pacchetti da 1.99 euro per 4 conferimenti).
Nel social Waveful, così configurato, l’elemento centrale risulta essere la condivisione di elementi multimediali: in tal senso, è possibile condividere foto o video ottenuti sul momento, o pescati dalla propria gallery e personalizzati (filtri, effetti, ritagli, testi, etc), o delle registrazioni audio: in genere i contenuti sono permanenti, ma è facoltativo il poter impostare una scadenza, di 12/24/48 ore, per ovviare all’attuale mancanza delle Storie. Quello che non mancano sono i tag: non impostandoli, il contenuto apparirà pubblicato nel proprio profilo mentre, in caso contrario, menzionando ad esempio una community Tsunami, sarà quella la location in cui sarà sharato.
A seconda delle visualizzazioni ottenute sui propri contenuti, l’utente potrà diventare “Creator” e, oltre a creare dei propri Tsunami, anche monetizzare, raccogliendo i succitati Superlike o trattenendo la metà di quanto generato in base a quanto gli utenti interagiscono con i suoi contenuti.