Twitter: test abbonamento, funzione di verifica account in-app, cospirazionismo e attacco hacker

Secondo TechCrunch è vero: Twitter starebbe meditando di offrire delle feature a pagamento, per riprendersi dal calo degli investimenti pubblicitari. Nel frattempo, proseguono alcuni piccoli test lato mobile, e i repulisti contro i diffusori di cospirazionismo

Twitter: test abbonamento, funzione di verifica account in-app, cospirazionismo e attacco hacker

Twitter, dopo aver condiviso i dati della sua ultima, non esaltante, trimestrale, ha iniziato a palesare il progetto di un’opzione in abbonamento, sulla quale sono già emersi i primi dettagli. Nel frattempo, rimossi alcuni account responsabili di bufale, la piattaforma del canarino azzurro, appena ripresasi da un pesante attacco hacker, ha incominciato a lavorare su alcune piccole migliorie alle sue applicazioni mobili. 

Nelle scorse ore, l’FBI ha tratto in arresto il 17enne Graham Clark (mentre due suoi complici sono in custodia cautelare) accusandolo, quale mente dell’attacco hacker condotto a Twitter nelle scorse settimane, di una serie di 30 reati, tra cui furto d’identità (ha avuto accesso anche ad account importanti, come quello di Joe Biden e di Barak Obama), frode nelle comunicazioni, e frode organizzata. Secondo gli inquirenti, che sono risaliti all’identità della crew di hacker attraverso una serie di tracce lasciate dietro di sé (es. la patente usata per autenticarsi nei Bitcoin Exchange di Coinbase e Binance), l’attacco hacker che, di recente ha compromesso la sicurezza di 136 account, chiedendo agli internauti di versare quantitativi di Bitcoin che sarebbero stati restituiti raddoppiati, al netto delle potenziali conseguenze internazionali (destabilizzazione dei mercati, problemi diplomatici), ha fruttato in concreto qualcosa come 120 mila dollari in criptovaluta, già trasferiti su un altro account. 

Un altro problema portato a risoluzione per quel che riguarda Twitter afferisce alla teoria cospirazionista QAnon, molto in voga nell’estrema destra americana, secondo la quale alcune personalità progressiste, accusate di vari misfatti (anche crimini contro minori), starebbe organizzando un colpo di stato contro l’attuale presidente USA, Trump. Ormai rimossi circa 7.000 account inerenti tale teoria, la piattaforma di Jack Dorsey ha spiegato che non manderà più in tendenza contenuti in tema e che, anzi, non permetterà più la pubblicazione di collegamenti alle pagine del QAnon, spesso ospitate dal forum alternativo 4chan.

Passando a novità più di carattere concreto per l’utenza mainstream, dal noto leaker Alessandro Paluzzi (@alex192a), è giunta la conferma secondo cui il team di Twitter starebbe lavorando a un’opzione per richiedere il codice di verifica dell’account anche dall’interno dell’app, nella sezione delle impostazioni relativa alle “informazioni personali”.

Dai partecipanti al programma Twitter Insiders, invece, arriva l’indiscrezione secondo cui Twitter sta testando diverse icone per l’app iOS, mediante un sondaggio: ciò potrebbe aprire la strada o alla sostituzione della menzionata icona, o al supporto verso le icone personalizzabili, appunto consentite (anche) su iOS. 

Secondo XDA Developers, invece, Twitter è al lavoro sulla nuova API v2: quest’ultima, introdotta nei client di terze parti, permetterebbe di introdurre varie funzionalità, tra cui un potenziato filtro di ricerca nelle query, la visualizzazione delle conversazioni in thread, il mostrare i sondaggi nei tweet, un filtro antispam, ed il fissare in alto alcuni tweet nei profili. 

Infine, una novità che potrebbe non piacere agli iscritti di Twitter. Secondo l’ultima trimestrale, la piattaforma del canarino azzurro, al 30 Giugno, ha 189 milioni di iscritti, con un +12%  di aumento su base giornaliera, presumibilmente dovuto al lockdown da coronavirus, che ha costretto la gente a casa per evitare il contagio. Le perdite, tuttavia, sono salite più delle attese, a 1.23 miliardi di dollari e le entrate, attestatesi a 683 milioni di dollari, sono scese del 19% rispetto a un anno prima, a causa della ritrazione degli investimenti pubblicitari.

Per tale motivo, il social starebbe studiando una serie di opzioni, complementari a quella pubblicitaria, per diversificare le entrate, con i primi test che, calendarizzati per fine 2020, potrebbero prevedere un’opzione in abbonamento (attualmente nota col nome in codice di “Gryphon” e le prime ricerche di personale già partite), per consentire l’accesso a funzionalità premium

Nello specifico, secondo un report pubblicato da TechCrunch, tra tali opzioni avanzate vi sarebbero le risposte automatiche, la possibilità di condurre sondaggi sui brand degli annunci, il badge con richiamo alla propria attività o all’azienda in cui si lavora, il caricamento di video più lunghi (5x) e di maggior qualità (8192 × 8192 pixel), diverse personalizzazioni per sfondi, caratteri, colori, e icone ma, soprattutto, la facoltà di annullare l’invio di un post (con 30 secondi quale tempo di ripensamento). 

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