Twitter, la nota piattaforma di microblogging del canarino azzurro, è nota per aver riportato – nel mondo – la voglia di scrivere e di cimentarsi nella comunicazione in prima persona.
Vanta moltissimi iscritti, anche se non quanto Facebook, e viene costantemente monitorata dagli esperti di vari settori per scoprire ciò che è “trendy” o quel che “tira” al momento. Il problema di Twitter, tuttavia, e gli ultimi dati economici lo confermano, è sempre stato quello di far rendere la propria piattaforma: non ci si è mai riusciti anche se le idee non sono mai mancate (es. introdurre la possibilità di acquistare i prodotti su Amazon con l’invio di un apposito tweet, https://bit.ly/1WxmPYh).
A questa difficoltà, costante, se n’è aggiunta un’altra negli ultimi mesi: sembra che gli utenti di Twitter (già quelli davvero attivi sono assai meno del totale…) inizino un po’ a stancarsi di questa piattaforma. Non siamo ancora ai livelli di fuga che decretarono la morte di MySpace ma insomma…meglio preoccuparsi per tempo, no? E Twitter, in effetti, ci sta pensando eccome a come reagire.
Secondo alcune indiscrezioni trapelate, addirittura, dall’interno stesso dell’azienda con sede a San Francisco, California, parrebbe che il fondatore nonché nuovo CEO Jack Dorsey, dopo essersi sbarazzato del predecessore Dick Costolo, non molto gradito agli investitori del portale, avrebbe deciso di introdurre diverse novità per rilanciare il social dei micro post. Le novità in questione, di cui parliamo, sono proprio inerenti il limite dei 140 caratteri dei post, limite che è divenuto – col tempo – uno stigma distintivo di questo social.
Un tratto distintivo e, forse, qualcosa di poco gradito agli utenti del servizio… Difatti, le prime modifiche a Twitter hanno previsto il non conteggio, nel numero dei caratteri finalizzati alla compilazione dei post, di quelli inerenti le “citazioni”. A questo, a breve giro, si è aggiunto lo sblocco del limite dei 140 caratteri nell’ambito dei messaggi diretti tra gli iscritti ed i loro follower (ora, comunque, si può comunicare/chattare anche con chi non ci segue…).
L’ultima modifica, quella di cui – appunto – si sta vociferando nelle ultime ore…sarebbe il coronamento di questo sin qui realizzato da Dorsey: l’abolizione del limite dei 140 caratteri tout court, nelle timeline ufficiale del nostro profilo.
Questo aprirebbe, definitivamente, la strada alla trasformazione di Twitter in una piattaforma a metà strada tra il blogging e il social network (consideriamo che, ormai, si possono condividere anche i video, grazie a “Periscope”). Quest’ennesima trovata avrà successo, ed il gradimento degli investitori tanto agognato da Dorsey, o sarà solo lo svilimento delle peculiarità fondative del canarino azzurro? Ai posteri l’ardua sentenza!