Twitter ora richiede la data di nascita per visualizzare i contenuti sensibili

Senza troppo clamore, in sordina, Twitter ha ammesso di aver iniziato a implementare una nuova misura di sicurezza, invero già molto chiacchierata per alcune sue poco chiare implicazioni in merito alla privacy.

Twitter ora richiede la data di nascita per visualizzare i contenuti sensibili

Il social network Twitter di base non vieta la pubblicazione di contenuti violenti o per adulti, consapevole che spesso vi si faccia ricorso per raccontare quel che accade nel mondo.

Di conseguenza, il canarino azzurro richiede che si modifichino le impostazioni dell’account sì da riflettere la pubblicazione di contenuti sensibili e, contestualmente che, nel pubblicare contenuti che contengano violenza gratuita, immagini ch incitano all’odio o contenuti per adulti, li si etichetti appunto come “sensibili“. Un’altra cautela per proteggere i propri utenti da tali contenuti è stata appena ammessa, via portavoce, nelle scorse ore.

Di recente, alcuni utenti hanno notato che, nel tentare di guardare il contenuto di alcuni specifici tweet, si chiedeva loro di fornire la data di nascita: come noto, Twitter è proibito agli utenti di età inferiore ai 13 anni, con la conseguenza che molti hanno imparato a mentire sull’età, per poter usare la piattaforma, assecondando i risultati dell’Ofcom, l’ente britannico per la regolamentazione delle comunicazioni, secondo il quale un terzo dei bambini per poter usare i propri social tenda a mentire sull’età.

Ciò nonostante, è proprio sulla richiesta di precisare l’età che si basa il nuovo sistema di controllo, che Twitter ha ammesso a TechCrunch come in corso di lenta implementazione, non è chiaro se a livello globale, quale strumento per “offrire alle persone più scelta e controllo sulla loro esperienza, nonché per rendere Twitter più sicuro per tutti“. Nello specifico, la nuova misura di tutela prevede di impedire a chi abbia meno di 18 anni, o non abbia inserito la propria data di nascita, di vedere del materiale inappropriato.

Oltre alla natura, se globale o meno della nuova implementazione di sicurezza, Twitter non ha fatto chiarezza su un altro aspetto in queste ore molto discusso dai propri utenti, ovvero sulle sue pratiche relative alla privacy visto che la richiesta di inserire l’età per vedere i contenuti sensibili è accompagnata dall’affermazione secondo la quale “i dati potrebbero essere utilizzati per annunci mirati“.

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