Come un po’ tutti i colossi del web, anche Twitter, il social dedicato all’attualità per antonomasia, si sta attrezzando, con molteplici iniziative, per adeguarsi all’emergenza sanitaria da coronavirus, combattendo le fake news, sensibilizzando sulle corrette routine di prevenzione, e modificando le specifiche delle dirette Live.
Nell’ultima modifica della propria policy relativa al concetto di quello che può esser ritenuto dannoso, e che quindi non deve avere ospitalità sulla piattaforma, lo staff del canarino azzurro ha annunciato che verranno cancellati tutti quei post che contestino (ad es. sostenendo l’inutilità del cosiddetto “distanziamento sociale”) le raccomandazioni delle locali autorità od organizzazioni sanitarie mondiali volte a contenere l’epidemia: altresì, saranno bannate le teorie cospirazioniste in tema coronavirus (es. che si tratti di un’emergenza cagionata per ridurre la democrazia, arricchire i produttori di sanificatori, o affossare le Borse), ed i consigli – pericolosi (bere candeggina) o inefficaci (aromaterapia, bere alcool) – per proteggersi dall’infezione, od ottenere una (inesistente) autodiagnosi (es. riuscire a trattenere il respiro per 10 secondi, distinguere l’infezione dal tipo di tosse, umida o secca).
Secondo quanto viene elencato doviziosamente dall’account ufficiale Twitter Safety, saranno anche defalcati i post che possano creare ingiustificato allarme sociale (es. sostenendo che per qualche mese i supermercati non saranno approvvigionati).
Ancora in ambito coronavirus, per sensibilizzare sul tema delle corrette routine protettive, da parte di Twitter giunge un’altra emoji ad hoc, che accompagna quella del microbo con la corona e quella della faccina celata da una mascherina protettiva, rappresentata da un disegnino che effigia la pratica preventiva del frequente e accurato lavaggio delle mani nota come #HandWashing.
Infine, le dirette Live. Considerando anche importanti istituzioni sanitarie mondiali, come l’OMS, usano tale strumento per i propri media briefing, Twitter ha allentato le maglie dei propri streaming live, concedendo che, per i Live, si possano invitare sino a 50 utenti, a 3 dei quali sarà possibile interagire in contemporanea col broadcaster, via audio o video. Concluso il proprio intervento, questi ultimi potranno “riagganciare”, come nelle telefonate, liberando lo slot ad altri: la diretta Live, conclusa, resterà pubblicata nel NewsFeed del profilo trasmettente, sebbene il broadcaster possa sempre decidere di eliminarla in seguito.
Per utilizzare tale strumento, basato sull’app twitteriana Periscope (benché non sia necessario possedere un account su tale servizio che, di contro, offre più opzioni e maggior qualità), è sufficiente iniziare a creare un tweet, autorizzare la fotocamera in-app, scegliere “Diretta“, ammettere gli ospiti (due faccine sorridenti), selezionarne alcuni, e procedere con “Vai in Diretta“.