Twitter: novità su immagini, TweetDeck e Spaces

Costantemente impegnato nel ridefinire l’esperienza utente dei propri frequentatori, Twitter si è concesso alcune rivelazioni su prossime funzionalità, in alcuni casi relativi alle immagini, a spin-off di gestione, ed alle future stanze audio.

Twitter: novità su immagini, TweetDeck e Spaces

Non sempre al centro dei riflettori come il suo rango meriterebbe, il celebre social Twitter ha concesso alcune rivelazioni ufficiali, a suon di tweet e interviste, grazie alle quali è stato possibile apprezzarne alcuni futuri progetti, relativi al modo in cui si caricano e si visualizzano le immagini sulla piattaforma, senza dimenticare l’evoluzione della controllata TweetDeck, lo spegnimento definitivo dei server di Periscope, e la potenziale registrazione / condivisione degli Spaces audio, la cui diffusione è stata ulteriormente espansa.

Lo scorso anno, l’utente @basecule appurò, con un test, la presenza di pregiudizi razziali nell’algoritmo twitteriano che ritaglia le foto, per farle aderire al formato previsto dalla piattaforma, 16:9. Anche per rimediare a tale stato di cose, e per evitare agli utenti di dover toccare una miniatura per espanderla a dimensione piena, Dantley Davis (@dantley), responsabile del design di Twitter ha reso noto che, in futuro, gli utenti visualizzeranno – nelle loro timeline – le immagini a piena grandezza, cosicché “ciò che vedi è ciò che ottieni per i tweet con immagini“.La stessa fonte ha anche ammesso l’esistenza di un secondo test, sempre relativo alle immagini che, nello specifico, permetterà agli utenti Android e iOS di Twitter di caricare e visualizzare le immagini in risoluzione 4K: il tutto passerà per l’attivazione di apposite opzioni che, nella sezione sul risparmio dati, permetteranno anche di stabilire se il caricamento e la visualizzazione in 4K delle immagini debba avvenire sotto rete Wi-Fi o rete mobile.

Sempre da una fonte ufficiale, in particolare dal responsabile di prodotto di Twitter, Kayvon Beykpour, arriva la conferma che la piattaforma TweetDeck per la gestione degli account e la programmazione dei cinguettii, nata nel 2009 e rilevata nel 2011, è attualmente sottoposta a un profondo processo di revisione, di cui, entro fine anno, si potrà apprezzare l’esito in termini di nuova interfaccia (non è chiaro se anche con nuove funzionalità).

Lo stesso Kayvon Beykpour, proseguendo l’intervista / podcast registrata per The Verge, ha prospettato anche l’arrivo, per gli sviluppatori terzi di nuove API veloci come quelle interne, impiegabili per i loro client alternativi, e rivelato il desiderio di permettere agli hoster dei Twitter audio Spaces (forse a disposizione di tutti ad Aprile) di poter registrare, conservare, rieditare, e condividere le conversazioni audio, sulla falsa riga di quanto si appresta a fare il venturo social Fireside che, permessa la registrazione delle chiacchierate, consentirà anche di distribuirle tramite un feed RSS. Il tutto, se sarà possibile anche per il canarino azzurro, prevederà che si ottenga il consenso esplicito degli altri partecipanti alla stanza audio.Ad oggi, per completezza d’informazione, Twitter, nel test che sta conducendo, conserva le conversazioni degli Spaces, per 30 giorni, onde valutare eventuali violazioni: in quello stesso lasso di tempo l’hoster può scaricarne una copia, e prelevare, nel caso li abbia abilitati, anche la relativa trascrizione dei sottotitoli.

Ulteriori informazioni sull’evoluzione degli Spaces arrivano dal mondo dei leakers. I redattori di Testing Catalog hanno scoperto che gli utenti del client iOS e beta Android del social ora sono in grado di visualizzare i link alle conversazioni in forma di card: queste ultime, condivisibili a dimensione normale nei Fleets, recano le informazioni sull’host (ospitante) dello Space, su chi sta parlando, e su chi ascolta (i partecipanti sono visualizzati sulla destra), e l’indicazione sullo stato di attività dello Spazio: in più, nella parte alta della card vengono riportati i tweet condivisi durante il Live dai relatori, con la conseguenza che, tippando su uno di questi, lo si aprirà minimizzando invece la finestra dello Space.

Da segnalare, inoltre, che la facoltà di creare gli Spaces sarebbe stata estesa ai primi utenti Android.Secondo l’esperta di reverse engineering Jane Manchun Wong, infine, gli host degli Spaces potranno accettare delle mance dai partecipanti, tramite la funzione “Tip Jar”, che supporterà servizi come Cash App, Bandcamp, Venmo, Paypal e Patreon. La stessa programmatrice ha poi scoperto come le card di anteprime degli Spaces arriveranno anche nella versione web based di Twitter.

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