Dopo un breve periodo di risalita, imputabile al prolungato restyling della sua struttura, Twitter è tornato in crisi. A confermarlo è la stessa azienda che, però, ha deciso di giocarsi l’ultima carta per evitare il baratro che molti analisti ritengono, ormai, inevitabile: scopriamo di cosa si tratta.
Di recente, Twitter ha diffuso i dati del secondo trimestre del 2017: secondo la documentazione finanziaria pubblicata, il microblog di Jack Dorsey, rispetto al medesimo range temporale dello scorso anno, ha accusato un calo dell’8% dei ricavi pubblicitari, un ribasso del 4.7% delle vendite di spazi pubblicitari, e…ha smesso di crescere. Confrontando i dati con quelli del primo trimestre di quest’anno, infatti, gli iscritti sono sempre gli stessi, pari a 328 milioni. Inutile dire che la Borsa, e con essa gli investitori, l’ha presa molto male: venerdì, le quotazioni di Twitter sono colate a picco (- 14%).
Twitter, quindi, ha deciso di giocarsi l’ultimo asso nella manica, per risalire nei ricavi, e ha annunciato – tramite un post – il varo di un servizio in abbonamento che consentirà agli iscritti di incrementare il numero di followers, e di interazioni ai post pubblicati. Secondo il portale economico “Business Insider”, si tratterà di un abbonamento mensile da 99 dollari che scatterà dopo i primi 30 giorni di prova gratuiti: versando l’obolo in questione, gli utenti – in genere account normali o piccole e medie imprese – disporranno della possibilità di vedersi pubblicizzati i contenuti anche al di fuori delle cerchie di chi li segue abitualmente.
Rispetto ai Twitter Ads, già in auge, il nuovo strumento si distinguerà per il fatto di rivolgersi a chi non è pratico di marketing online: infatti, in questo caso sarà direttamente Twitter a incaricarsi di pubblicizzare i post dei clienti sulle TimeLine degli account ad essi esterni. Il problema, però, oltre all’ammontare dell’abbonamento, notevole, è che il cliente non potrà scegliere i singoli tweet da far pubblicizzare: sarà il network del canarino azzurro a farlo, in base alle performance che ogni post abitualmente ottiene.
Di sicuro, dal servizio di pubblicità automatica, saranno esclusi i cinguettii quotati, le risposte, ed i semplici retweet: in ogni caso, allo scadere di ogni settimana, Twitter si premurerà di inviare un report, con l’indicazione dei risultati ottenuti, in termini di nuovi iscritti, e di maggiori interazioni riscontrate.
Al momento, il servizio in abbonamento per ottenere più followers e interazioni, in studio presso Twitter, è in fase di test ristretto: nello scorso fine settimana, sono stati spediti gli inviti ad alcuni utenti, affinché forniscano dei feedback sul servizio, dopo averlo usato. In seguito, in caso di riscontro positivo, si potrebbe pensare di lanciare tale servizio in modalità stabile, e a diffusione globale.