Twitter cerca casa a Mountain View e stringe la mano a Google

L'accordo firmato a Febbraio ha finalmente trovato la sua applicazione negli States. Le ricerche di Google ora mostreranno anche i tweet più recenti e popolari: una strategia che fa comodo a Twitter ma anche al big di Mountain View

Twitter cerca casa a Mountain View e stringe la mano a Google

Il motore di ricerca del colosso di Mountain View mostrerà nei propri risultati anche i tweet. Ebbene sì, dopo aver stretto la mano a Twitter nel febbraio scorso, Google ha ora messo in atto la strategia studiata con il social che cinguetta.

Siamo entusiasti di aver collaborato con Google per portare contenuti unici e in tempo reale nei risultati di ricerca…gli utenti negli Stati Uniti che usano Google in inglese potranno vedere tweet rilevanti nei link sia che usino le app di Google per iOS e Android che il sito mobile. La versione desktop arriverà a breve e stiamo già lavorando per portare l’integrazione al più presto in tanti altri paesi” con queste parole Twitter ha annunciato il nuovo accordo siglato con bigG.

Google offrirà dunque agli utenti la possibilità di trovare contenuti interessanti e sempre più pertinenti anche grazie ai tweet e soprattutto agli hashtag, mentre Twitter ne approfitterà per cercare di guadagnare un po’ di terreno nei confronti del social per eccellenza di proprietà di Mark Zuckerberg, cercando appunto di incrementare il proprio parco utenti e relativo traffico.

In poche parole, Twitter cercherà di superare i 300 milioni di utenti mensili e Google avrà l’accesso real time ad oltre mezzo miliardo di tweet ogni giorno.

In questo modo chi cerca ad esempio Beyoncé sul motore di ricerca di Google troverà fra i risultati anche i tweet più recenti e popolari dell’artista in questione e sarà sufficiente un click per accedere al social.

Un simile passo tra le due società era già stato mosso nel 2009 ma la trattativa era stata interrotta nel 2011. Secondo il Wall Street Journal, all’epoca l’accordo non venne raggiunto per gli scarsi vantaggi che il social ne avrebbe tratto.

Adesso, invece, la stretta di mano c’è stata e presto anche in Italia troveremo i 140 caratteri cinguettanti nelle SERP del motore di ricerca più famoso.

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