Twitter blocca l’accesso ai non registrati: una misura di emergenza temporanea o una mossa strategica?

Twitter sta impedendo ai non registrati di vedere i tweet e i profili via Web. Musk dice che è per fermare i web scraper. Esperti e utenti si dividono tra critica e difesa.

Twitter blocca l’accesso ai non registrati: una misura di emergenza temporanea o una mossa strategica?

Twitter, la famosa piattaforma di microblogging, ha sorpreso i suoi utenti e il pubblico venerdì scorso quando ha imposto una restrizione che impediva ai visitatori non registrati di accedere ai tweet e ai profili tramite browser Web su dispositivi desktop e mobili. La modifica ha effettivamente nascosto tutti i contenuti di Twitter da chi non aveva un account e ha sollevato dubbi e critiche da parte di molti. Il proprietario di Twitter Elon Musk, che ha acquisito la società nel 2021, ha dichiarato che si trattava solo di una “misura di emergenza temporanea” per contrastare il problema dei web scraper che estraevano dati dal sito senza usare le API ufficiali.

Musk ha affermato che il saccheggio dei dati stava degradando il servizio per gli utenti normali e che la restrizione sarebbe stata rimossa nel prossimo futuro. Tuttavia, alcuni esperti e osservatori hanno espresso scetticismo e preoccupazione per la decisione di Twitter, sostenendo che potrebbe avere implicazioni negative per la libertà di espressione, la trasparenza e la concorrenza. Hanno anche messo in dubbio la motivazione reale dietro la mossa, suggerendo che potrebbe essere un tentativo di aumentare le iscrizioni, i ricavi pubblicitari o il controllo sui dati degli utenti.

Per esempio, Luca Rossi, un professore di comunicazione digitale all’Università di Bologna, ha dichiarato: “Questa è una restrizione senza precedenti che limita l’accesso a una fonte importante di informazione e opinione pubblica. Twitter è diventato uno strumento essenziale per il giornalismo, l’attivismo, la politica e la cultura. Bloccare i contenuti ai non registrati – questo uno dei timori espressi – significa escludere una parte della società dal dibattito pubblico e favorire una bolla di utenti fedeli ma meno critici.”

Rossi ha anche aggiunto che la giustificazione data da Musk non era convincente, in quanto esistono altri modi per contrastare i web scraper senza penalizzare i visitatori casuali. “Penso che ci sia una ragione più profonda dietro questa scelta“, ha detto. “Forse Twitter vuole aumentare il numero di utenti registrati per avere più dati da monetizzare con la pubblicità o per vendere ai partner commerciali. Oppure – ha ipotizzato il docente – vuole creare una maggiore dipendenza dai suoi servizi e dalle sue API, rendendo più difficile per gli sviluppatori e i concorrenti accedere ai dati pubblici.

Non tutti sono d’accordo con questa visione negativa. Alcuni utenti e sostenitori di Twitter hanno difeso la decisione della società, affermando che era necessaria per proteggere la qualità e la sicurezza del servizio. Hanno anche sottolineato che Twitter offre ancora diverse modalità di accesso gratuito, come le app mobili o le newsletter via email. Per esempio, Sara Bianchi, una giornalista freelance e utente assidua di Twitter, ha dichiarato: “Non capisco tutta questa polemica. Twitter è un’azienda privata che ha il diritto di gestire il suo sito come meglio crede. Se vuole impedire ai web scraper di rubare i dati o agli spammer di infastidire gli utenti, ben venga. Non è che sia così difficile registrarsi a Twitter – ha risposto piccata la giornalista – basta un’email e una password. E poi ci sono tanti altri modi per seguire i tweet senza usare il browser Web.

Bianchi ha anche aggiunto che la restrizione non avrebbe influenzato molto il suo lavoro o il suo consumo di informazione. “Io uso principalmente l’app di Twitter sul mio smartphone o il mio tablet“, ha detto. “E se voglio leggere i tweet di qualcuno che non seguo, posso sempre iscrivermi alla sua newsletter o cercarlo su Google. Non mi sembra una grande limitazione.

La controversia su Twitter mostra come le piattaforme sociali siano diventate sempre più influenti e contestate nello spazio pubblico digitale. La questione dell’accesso ai contenuti è solo uno dei tanti dilemmi etici, legali e politici che queste piattaforme devono affrontare. Come si evolverà Twitter in futuro? Rimarrà una misura di emergenza temporanea o diventerà una mossa strategica permanente? Solo il tempo lo dirà. Nel frattempo, secondo la leaker Jane Manchun Wong, il social lavora a future innovazioni, tra cui l’arrivo dei tweet delle Community nel feed “For You” e la possibilità di bloccare le community sulla cronologia principale. 

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