Il governo del presidente Donald Trump si prepara ad posticipare ancora una volta il divieto totale di TikTok negli Stati Uniti, secondo fonti vicine alla Casa Bianca. Si tratterebbe del quarto rinvio consecutivo di una misura che inizialmente imponeva alla ByteDance, la società cinese proprietaria dell’app, di vendere le operazioni americane o di chiuderle entro gennaio 2025.
Il termine più recente sarebbe fissato per il 17 settembre 2025, ma l’amministrazione americana intende prorogarlo, principalmente a causa delle trattative commerciali in corso con la Cina, attualmente svolte a Madrid. I rappresentanti statunitensi stanno spingendo a che Pechino accetti la vendita parziale della piattaforma a società locali, creando una partnership che mantenga il controllo delle operazioni di TikTok negli Stati Uniti.
Nonostante la pressione di membri del Congresso, sia repubblicani sia democratici, che sostengono la necessità di vietare completamente l’app per motivi di sicurezza nazionale, Trump appare cauto, cercando un equilibrio tra l’applicazione della legge e il mantenimento del servizio, ampiamente utilizzato da 170 milioni di americani.
In una recente dichiarazione, il presidente ha affermato: “Posso o non posso, stiamo negoziando TikTok adesso. Possiamo lasciarlo morire, oppure no, non lo so, dipende dalla Cina. Non importa molto. Vorrei farlo per i ragazzi.” Le parole evidenziano il delicato bilanciamento tra interessi politici, trattative internazionali e popolarità dell’app tra i giovani, diventati un target strategico anche per la comunicazione della Casa Bianca, che ha recentemente aperto un profilo ufficiale su TikTok.
Il precedente storico di rinvii dell’amministrazione Trump include estensioni all’inizio di aprile, tra maggio e giugno e in settembre, tutte finalizzate a guadagnare tempo per negoziare la cessione delle attività americane della piattaforma. La complessità dell’accordo riguarda soprattutto l’approvazione cinese per condividere l’algoritmo del TikTok con investitori statunitensi, punto ancora irrisolto che mantiene aperta la trattativa.
Inoltre, l’inclusione recente del TikTok nell’agenda ufficiale dei colloqui commerciali a Madrid fornisce alla Casa Bianca una giustificazione politica per posticipare ulteriormente la scadenza, mentre si cerca una soluzione che eviti la chiusura del servizio. Tuttavia, la proroga potrebbe suscitare frustrazione tra i legislatori che chiedono la vendita completa o la chiusura dell’app, creando tensioni tra Casa Bianca, Congresso e autorità cinesi.
Nel frattempo, TikTok continua a implementare nuove funzionalità e a espandere la propria base di utenti negli Stati Uniti, consolidandosi come piattaforma strategica sia per l’intrattenimento sia per la comunicazione politica. La decisione di Trump di rinviare ancora una volta il divieto dimostra la complessità di bilanciare sicurezza nazionale, interessi economici e pressioni sociali, confermando TikTok come un elemento centrale nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina e nella politica interna americana.