TikTok e ByteDance: la Corte UE conferma la sorveglianza europea per il social network

La Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso di ByteDance, confermando che TikTok deve rispettare le rigide normative del Digital Markets Act per proteggere la concorrenza e la privacy degli utenti nell'UE.

TikTok e ByteDance: la Corte UE conferma la sorveglianza europea per il social network

TikTok incassa un’altra sconfitta sul fronte legale europeo. ByteDance, la società proprietaria del popolare social, già alle prese con le complicazioni sul mercato statunitense, si trova ora a dover affrontare un nuovo ostacolo in Europa.

La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha respinto il ricorso presentato da ByteDance contro la designazione di TikTok come “gatekeeper” secondo il Digital Markets Act (DMA). La Corte ha stabilito che TikTok rientra pienamente nei criteri stabiliti dal DMA per essere considerato un “gatekeeper“. Questa designazione implica che TikTok deve rispettare una serie di regole stringenti progettate per garantire una concorrenza leale e proteggere i dati degli utenti.

I giudici hanno motivato la loro decisione sottolineando che TikTok ha consolidato rapidamente la propria posizione di mercato, raggiungendo una base utenti nell’UE che lo pone a metà strada tra Facebook e Instagram in termini di dimensioni. In seguito alla sentenza, un portavoce di TikTok ha espresso delusione, ma ha anche sottolineato l’impegno dell’azienda a conformarsi alle normative europee: “Siamo delusi da questa decisione. TikTok è una piattaforma che, per le sue caratteristiche innovative, offre un importante terreno di competizione per le aziende digitali consolidate. Mentre valutiamo i prossimi passi, ricordiamo di aver già adottato misure per conformarci alle principali disposizioni del DMA in anticipo rispetto alla scadenza dello scorso marzo.”

Il Digital Markets Act è una legislazione dell’UE che mira a regolamentare le attività delle grandi piattaforme digitali, impedendo comportamenti anticoncorrenziali e proteggendo la privacy degli utenti. I “gatekeeper“, come TikTok, sono soggetti a regole rigorose, tra cui l’obbligo di permettere l’accesso ai loro servizi da parte di terzi e la necessità di ottenere il consenso per la pubblicità personalizzata. La non conformità può comportare multe significative, il che rende essenziale per TikTok e altre piattaforme rispettare queste normative.

La decisione della Corte UE di respingere il ricorso di ByteDance rappresenta un chiaro segnale che l’UE intende far rispettare rigorosamente il DMA. Con questa decisione, TikTok deve ora affrontare la sfida di adattarsi pienamente alle normative del DMA. L’azienda ha già iniziato a implementare alcune misure, ma la conformità completa richiederà ulteriori sforzi e potenzialmente nuovi investimenti. Inoltre, ByteDance deve gestire le preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti, che sono fondamentali per mantenere la fiducia degli utenti e dei regolatori. La sentenza della Corte UE non riguarda solo TikTok, ma ha implicazioni più ampie per l’intero settore delle piattaforme digitali. Altre aziende considerate “gatekeeper“, come Meta, Apple, Amazon e Google, sono anch’esse sotto la lente d’ingrandimento e devono assicurarsi di conformarsi alle normative per evitare sanzioni pesanti. Questa rigida regolamentazione potrebbe portare a un mercato più equilibrato e a una maggiore tutela dei consumatori

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