Sappiamo benissimo che ad oggi l’Intelligenza Artificiale abbreviata in IA sta facendo passi da gigante e ad oggi è utilizzata in svariati ambiti lavorativi. Da questo cambiamento purtroppo ne sono colpiti anche i giornalisti e in generale i creatori di contenuti, nonchè gli editori dei vari siti internet. Un esempio lampante è il colosso Aranzulla.it il sito di guide creato dall’imprenditore Salvatore Aranzulla che negli anni ha conquistato il mercato. Chiunque ha cercato una guida per un servizio o oggetto tecnologico e su “come fare qualcosa” grazie al sito di Salvatore.
Che però oggi in una intervista a Fanpage ha riferito come sia preoccupato per questo massiccio utilizzo della IA che ne fanno anche i colossi come Google o Apple. Aranzulla centra il problema proprio sul fatto che l’IA formata da chatbot in grado di rispondere alle domande poste dagli utenti sta rubando traffico ai siti web, in quanto ricerca le risposte e le reimpasta in ase ai risultati presenti in Rete. Per il sito di Aranzulla questo vuol dire perdere il 25% del traffico.
Aranzulla: “Preoccupato per i collaboratori”
Aranzulla si dice molto preoccupato per i collaboratori che scrivono contenuti sia per il suo sito che per altre realtà. Infatti Aranzulla spiega che a causa della IA moltissime risposte verranno fornite appunto dai chatbot, la gente quindi non andrà più a visitare i siti delle aziende che perdendo traffico diminuiranno i loro guadagni fino ad essere spazzate via proprio dal mercato. Salvatore Aranzulla effettua un ragionamento assolutamente logico che preoccupa tutti gli imprenditori che operano nel digitale.
“A lungo andare questa contrazione di traffico si traduce in una contrazione dei ricavi. Se tu generi meno traffico allora vendi anche meno pubblicità. E se hai meno pubblicità non hai più soldi per pagare i collaboratori o comunque chi scrive i contenuti. Per Aranzulla.it lavorano 45 persone” – afferma Salvatore a Fanpage.it
Aranzulla ha affermato senza timori che anche una grande realtà come la sua potrebbe chiudere a causa di questa situazione e del calo dei fatturati, da questa piena ne sono colpiti praticamente tutti. “Se chiudiamo amen” – ha affermato Aranzulla che sarebbe dispiaciuto per i suoi collaboratori. Soluzione ideale sarebbe pagare in visualizzazioni i contenuti visitati da chatbot il cui guadagno andrebbe al proprietario o all’editore del sito.
“Ci sono già dei modelli di intelligenza artificiale basati su questa idea. Vengono monitorati gli accessi e per ogni pacchetto di accessi si retribuisce una somma. È una soluzione ideale, anche perché mantenere un sito ha i suoi costi e se ci vanno i bot invece che le persone il meccanismo non rende. Spendo per tenere attivo un server che poi non viene visitato da utenti reali. Invece che guadagnare ci perdo” – ha affermato Aranzulla. E basta che anche un produttore di IA come ChatGPT non accetti gli accordi che salta tutto. Insomma la situazione è davvero difficile.