Si celebra oggi il Safer Internet Day, la giornata all’insegna della sicurezza sul web con una manifestazione che si svolgerà all’Università Bicocca di Milano, con diverse attività, dibattiti ed un tavolo tecnico che vedrà anche la partecipazione del sottosegretario Davide Faraone.
Il titolo di questo show interattivo descrive perfettamente il senso dell’evento “Scripta Manent. Il valore della parola sul web” che è stato messo a punto in occasione del 12esimo appuntamento che mira a sensibilizzare in materia di sicurezza su internet, rivolgendosi non solo ai ragazzi ma anche agli insegnanti ed ai genitori per un uso consapevole di internet e del world wide web.
L’iniziativa non è la sola promossa a livello nazionale ed internazionale ma fa parte di un programma più vasto che mira alla sicurezza della rete internet, uno strumento utile quanto pericoloso e che accompagna gli adolescenti lungo il loro percorso di crescita.
La manifestazione milanese si svolgerà in due fasi, alle quali prenderà parte, come già detto, anche il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Davide Faraone. I lavori sono però stati anticipati da un altro convegno “Libertà, responsabilità ed etica: nuove sfide per la tutela della web generation”, realizzato dal MIUR in collaborazione con il Telefono Azzurro e Cergas Bocconi.
“Il 52% dei minori che naviga sul web in Italia chatta con sconosciuti: è un dato allarmante perché mette in evidenza come i bambini e gli adolescenti sono sottoposti quotidianamente a pericoli seri che derivano da un utilizzo non corretto della Rete” queste le parole del deputato Pd Vanna Iori, responsabile nazionale del partito per l’infanzia.
La Iori ha poi aggiunto “Le opportunità che offre il web devono essere coniugate con un’attenta opera di prevenzione in grado di salvaguardare i minori dalle insidie più frequenti, come quella del cyberbullismo: in questa ottica vanno le due proposte di legge che ho presentato alla Camera”.
Uno dei consigli dati hai genitori riguarda soprattutto la prevenzione che “deve puntare soprattutto su una maggiore formazione dei genitori, che devono essere ’sentinelle’ attente nei confronti dei propri figli: il 51% di loro non ha mai attivato filtri per la navigazione in Rete dei più piccoli”.