L’11 febbraio 2025 si celebra la Giornata per un Internet più Sicuro, iniziativa promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare sull’importanza della sicurezza online. Quest’anno, il tema “Together for a better internet” invita tutti, dai giovani agli adulti, a riflettere sulle sfide legate all’uso della rete e ad adottare comportamenti responsabili per garantire un ambiente digitale più sicuro e consapevole. L’intelligenza artificiale è uno degli argomenti principali di questa edizione del Safer Internet Day.
La rapidissima diffusione di strumenti di AI generativa, capaci di creare immagini, video e testi in modo autonomo, ha sollevato preoccupazioni, specialmente tra i giovani. Secondo un sondaggio condotto da Telefono Azzurro e Bva-Doxa, il 40% dei ragazzi teme che l’intelligenza artificiale venga utilizzata per creare contenuti falsi, come deepfake, che potrebbero danneggiarli psicologicamente.
Un altro aspetto preoccupante è il crescente utilizzo dell’AI per generare truffe online, un fenomeno che interessa il 79% degli utenti in Italia, come evidenziato dal Global Online Safety Survey 2025 di Microsoft. Nonostante l’entusiasmo per le potenzialità positive dell’AI, come strumenti di traduzione, aiuto per i compiti scolastici e miglioramento dell’efficienza lavorativa, l’incremento di abusi, truffe e contenuti ingannevoli rappresenta un serio rischio. I giovani, sebbene entusiasti della tecnologia, spesso non sono in grado di comprendere appieno il funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale, come algoritmi, reti neurali e LLM, e non sanno come difendersi dalle sue insidie.
La disinformazione è un altro tema centrale del Safer Internet Day 2025. In Italia, il 40% degli adolescenti ha affrontato o si è trovato a che fare con fake news, e il 33% ritiene che non ci sia alcuna utilità nel segnalarle. La diffusione incontrollata di notizie false, amplificata da social network e piattaforme digitali, ha conseguenze devastanti sulla vita privata e sulle opinioni dei giovani, che diventano facili bersagli di manipolazioni.
Inoltre, il cyberbullismo e le molestie online sono tra i principali timori dei ragazzi, con il 48% che ha dichiarato di aver subito violenze verbali, psicologiche o sessuali. Anche l’incitamento all’odio è in forte aumento, con il 31% degli adolescenti italiani coinvolti in episodi di odio online. La ricerca evidenzia la difficoltà dei giovani nell’affrontare questi temi e nel trovare supporto adeguato, dato che molti di loro non si sentono sicuri nel denunciare quanto accade online.
L’importanza di educare e sensibilizzare i giovani a un uso critico e consapevole dei social è dunque fondamentale. Il Safer Internet Day 2025 pone attenzione anche sulla crescente dipendenza dai dispositivi mobili, che colpisce principalmente i giovani. Secondo lo psicoterapeuta Alberto Pellai, l’uso eccessivo dello smartphone ha portato a una riduzione della socialità, insonnia e ansia da interazione, creando disagi psicologici che si riflettono anche su disturbi alimentari e atti di autolesionismo. Questo fenomeno non è solo educativo, ma diventa una questione di sanità pubblica, come dimostrato da recenti iniziative legislative in alcuni Paesi, come l’Australia, che ha vietato l’uso dei social ai minori di 16 anni. Inoltre, la protezione dei dati personali continua a essere un tema cruciale. Nonostante la maggior parte degli utenti sappia teoricamente come comportarsi, pochi adottano pratiche sicure, come l’uso di password forti, che continuano a essere la principale vulnerabilità digitale. La password più comune resta “123456“, un chiaro segnale che ci sono ancora ampie lacune nella consapevolezza digitale degli utenti.