Verso la fine di Settembre il noto social Pinterest, con base a San Francisco, ha festeggiato i 100 milioni di iscritti con una notevole base d’utenza, il 45%, fuori dai confini nazionali degli Stati Uniti. Il suo fenomeno planetario non è passato inosservato e, dopo una notevole raccolta di finanziamenti da parte di vari sponsor e mecenati vari, il suo valore di mercato è stato stimato intorno agli 11 miliardi di dollari.
Ora, a quanto pare, è venuto il momento di monetizzare il grande successo del network, onde ripagare chi ha creduto nella sua nascita e ne ha consentito lo sviluppo e la crescita sino a raggiungere i risultati attuali poc’anzi citati.
Da oltreoceano, infatti, giunge notizia che il social in questione, ove chiunque può “pinnare” ciò che gli interessa, gli piace, o vorrebbe possedere, si apre all’e-commerce in modo da permettere ai suoi utenti, una volta tanto, anche di comprare le cose. Oltre che desiderarle.
Sino ad ora, infatti, chiunque si fosse iscritto a Pinterest, poteva solo creare delle gallerie nelle quali includere foto, dal proprio computer o dalla rete, relative a cose che reputava gradevoli, interessanti, belle a vederci o che, come già citato, si sarebbe desiderato possedere. Una grande wish-list immaginifica e dalle molte sfaccettature grafiche.
Come detto, la situazione in questione sta per evolversi. Chi, infatti, ha scaricato – negli USA – l’applicazione di Pinterest avrà notato la comparsa, nel network in oggetto di un grande Store nel quale diverse aziende e grandi marchi hanno allestito delle vetrine per promozionare i loro prodotti.
Attualmente si parla di qualcosa come 60 milioni di oggetti, rappresentati da immagini nitide e sgargianti, acquistabili con comodo.
E’ sufficiente, come al solito, un click che, anziché limitarsi a mettere l’oggetto nella consueta, personale, wish list, lo include in un carrello dal quale poi è possibile acquistarlo. Come in un negozio vero.
L’implementazione qui accennata è, al momento, disponibile solo per gli utenti USA. All’inizio (Giugno) è stata testata per i possessori di iPhone ed iPad ed ora è stata estesa anche ai possessori di device Android based. Presto, verosimilmente, verrà estesa agli utenti di tutto il mondo.