Disinformazione e fake news sono sempre insidiose, tanto più quando vertono su argomenti come la salute. In questo periodo di emergenza sanitaria, sono davvero molte le false notizie circolate in rete. L’ultima fake news riportata dalla Polizia Postale riguarda un falso messaggio audio in danno della catena di supermercati Paghipoco della provincia di Palermo.
La società Rocchetta S.r.l. titolare del marchio di supermercati Paghipoco ha denunciato una campagna diffamatoria audio diffusa tramite WhatApp e Facebook nei loro confronti. La diffamazione sarebbe avvenuta mediante un messaggio audio nel quale una voce femminile asserisce di aver contratto il Coronavirus all’interno di uno dei supermercati causando il contagio di tutti i commessi.
Inoltre, risultano essere in corso numerose campagne di comunicazione fraudolente a nome di Istituti Bancari che, sfruttando la situazione di emergenza e l’attenzione dedicata alle notizie sul Coronavirus, chiedono di inserire i dati bancari in falsi siti internet (le banche non chiedono via messaggini di fornire le credenziali di accesso all’home banking o all’app).
L’ultimo avviso giunge da Roma, precisamente dall’ospedale San Camillo Forlanini, che mette in guardia gli internauti su una fraudolenta raccolta fondi che li coinvolgerebbe per l’acquisto di materiale sanitario (la prima truffa su false raccolte fondi aveva interessato l’ospedale Sant’Anna). Si consiglia pertanto, prima di effettuare eventuali donazioni di denaro, di consultare i siti ufficiali delle strutture ospedaliere interessate. Pertanto, i cittadini che intendono fare donazioni alle strutture ospedaliere sono invitati a digitare direttamente il sito ufficiale nella barra degli indirizzi, evitando di cliccare quelli inseriti nella cronologia del proprio browser pensando di velocizzare l’operazione.
Inoltre, la Polizia Postale consiglia di non avere mai fretta nell’eseguire operazioni in Rete, perché è proprio quest’ultima che potrebbe farci incappare in una truffa. Per approfondimenti e consigli sulla sicurezza informatica è consigliabile consultare il sito online dedicato del commissariatodips. Inoltre, la Polizia Postale invita tutti gli utenti a non condividere messaggi allarmistici o diffamatori che non provengano da siti istituzionali perché potrebbero risponderne penalmente.