Non fate click sul link di Equitalia! Pericolo phishing in agguato

In queste ore le mail degli utenti italiani sono colpite da un tentativo di phishing che viene ascritto (falsamente) ad Equitalia: non cascateci. Banche ed enti pubblici non v'invierebbero mai email nelle quali invitare a far click su un link!

Non fate click sul link di Equitalia! Pericolo phishing in agguato

Qualche settimana fa vi abbiamo messo in guardia da alcune mail che, grazie ai link in esse riportati, contribuivano alla diffusione del virus cryptolocker, un terribile ransomware che prendeva in ostaggio i nostri dati personali in cambio di una richiesta di riscatto. I pericoli via mail non sono ancora cessati perché ora è iniziato l’attacco phishing “Equitalia”: scopriamone i dettagli!

Il phishing è un tipo di attacco virale veramente subdolo: email apparentemente provenienti da enti e società importanti ci invitano a cliccare su determinali link, o ad aprire particolari allegati: quando, poi, lo si fa, ne vanno di mezzo i nostri dati personali o le nostre credenziali bancarie. Una volta che ci si sia accorti dell’errore commesso, sovente è troppo tardi ed occorre contattare la propria banca perché blocchi tutto e ci consenta di recuperare almeno in parte il maltolto. 

Tornando alla minaccia di phishing che si sta diffondendo in queste ore, il canale attraverso il quale sta circolando è quello delle mail. In genere diversi utenti segnalano l’arrivo di una mail che fa riferimento, in un buon italiano, ad un procedimento amministrativo a nostro carico da parte della temibile Equitalia: per saperne di più, la mail invita a scaricare la relativa cartella esattoriale allegata ad una raccomandata che possiamo leggere nel sito di “Unipol Banca”.

Sovente la mail in questione è corredata di un link che porta a un finto sito di Unipol Banca creato ad hoc per carpirci i dati personali bancari. A volte, invece, la mail ha un allegato PDF che ha finalità di prendere il controllo del nostro PC alla ricerca di dati sensibili di tipo finanziario.

La Polizia di Poste e Telecomunicazioni ricorda che nessun istituto bancario serio invia mail ai propri clienti chiedendo di cliccare su un determinato sito per controllare le proprie credenziali di accesso: le Banche usano ancora, e per fortuna, i canali tradizionali del telefono e delle missive cartacee.

Per tale motivo, ricorda la Polposta, è bene cancellare siffatte mail, non cliccare sui link che eventualmente contengono e non scaricare né aprire i relativi allegati PDF. E’ sempre bene, infine, tenere aggiornata una soluzione antivirus sul proprio computer e procedere ad un regolare backup dei propri dati personali su una periferica esterna.

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