BRESCIA – “In questa struttura è vietato l’ingresso agli utenti TripAdvisor“, questa la scritta stampata a caratteri cubitali su un cartello affisso all’ingresso della pizzeria l’Ottavo Nano di Brescia. Francesco Giordano, titolare della pizzeria, mette sotto accusa TripAdvisor appunto. Non è la prima volta che il social network dedicato a recensioni e commenti di ristoranti e alberghi più famoso del pianeta, si trova al centro di una polemica.
Già anni fa fu oggetto di attacchi da parte dei consorzi di ristoratori ed albergatori italiani. Questa volta però il proprietario è determinato a scagliarsi contro quegli utenti che senza sapere nulla di piatti e cucina, afferma Giordano, si permettono di sentenziare. E il ristoratore ne ha per tutti, in alcuni casi sfiorando la permalosità; infatti, sulla pagina delle recensioni dedicate all’Ottavo Nano, si può leggere il commento di un utente che, essendo abituato ad una pasta per la pizza diversa, ha trovato quella del ristorante più croccante; e la risposta a quella che non sembrerebbe nemmeno una critica, arriva puntuale dal titolare della pizzeria: “La prossima volta che passa a Brescia, magari mi renderà partecipe di che tipo di pizza le piace, così magari le potrei spiegare, dopo una tradizione che ha più di mezzo secolo, alcune cose riguardanti la pizza..così magari, capendo certe cose, forse rivedrà alcuni gusti. Salve.”
Insomma, secondo Giordano, un palato abituato alla pizza napoletana, e purtroppo solo i partenopei potranno capire che cosa intendesse l’utente della recensione con “Sono abituato a una pizza diversa”, dovrebbe essere disposto a rivedere certi gusti.
Non volendo entrare troppo nel merito della questione, c’è da dire però che alcuni utenti decidono di provare la Pizzeria perchè spinti proprio dalle risposte di Giordano. In ogni caso le intenzioni del ristoratore sono serie, tanto da indurlo a proseguire per vie legali per violenza psicologica.
Intanto su TripAdvisor le recensioni continuano; una è stata pubblicata proprio pochi giorni fa e sembra che tutta questa storia stia facendo al ristorante un bel po’ di pubblicità.