Nek nomination: un fenomeno web sottovalutato

La Nek nomination mania spopola sui social network, in particolare su Facebook; è un fenomeno che si sta diffondendo sul web, in cui si viene nominati per bere alcool tutto d’un fiato pena il pagamento di alcool agli amici: già diversi i casi di coma etilico

Nek nomination: un fenomeno web sottovalutato

Spesso i giovani inventano rituali goliardici che dovrebbero rimanere all’interno della cerchia di amici, ma quando un fenomeno incomincia ad espandersi ad amici di amici e alla fine ad invadere il web, perdendone il controllo, quello che prima era un semplice gioco per passare una serata diversa diventa qualcosa che può divinizzare gli artefici originali senza sapere che ciò che è stato esportato e creato può comportare dei rischi, spesso anche molto gravi.

L’ultima moda, se così si può definire, è quella della Nek nomination che sta spopolando tra i giovani e giovanissimi sui social network, in particolar modo su Facebook: si viene nominati da parte di un amico per bere qualsiasi tipo di alcool prendendo in mano il collo (in inglese nek) della bottiglia e dimostrandolo attraverso un filmato, entro un tot di tempo stabilito (di solito 24 ore) e alla fine bisogna nominare tre ulteriori amici per sfidarli a fare lo stesso, se non di meglio, creando così una pericolosa catena di Sant’Antonio. La pena per non farlo? Il pagamento di un quantitativo di alcool agli amici che ti hanno nominato.

E’ un fenomeno nato nella lontana Australia da parte di alcuni ragazzini che nel giro di pochissimo tempo (circa 2 mesi) è arrivato all’altra parte del mondo e la loro pagina Facebook ha già ricevuto migliaia di approvazioni attraverso il famoso “Mi piace”.

neknomination

Questa specie di gioco molto sottovalutato ha già fatto le prime vittime: parlando del nostro paese, un ragazzino di Agrigento è finito d’urgenza in ospedale ricoverato in coma etilico, ma sono tanti i casi in tutto il mondo che spesso vengono presi come un filmato destinato a Paperissima, in cui si vedono ragazzi ubriachi fare cose che in una condizione psicofisica normale non farebbero mai, arrivando persino a rischiare la propria vita o la fedina penale.

Ragazzi alla guida di moto o automobili a grande velocità, o in sella ad un cavallo entrare all’interno di un supermercato; ragazzine che stappano bottiglie mentre si spogliano in mezzo al pubblico, e chi ne ha più ne metta. Purtroppo è un fenomeno che non può essere penalizzato perché la semplice pubblicazione di video su di un social network, anche se contro le regole, non viola alcuna legge. Poco efficaci sono i programmi che dimostrano che l’assunzione di alcool o di qualsiasi tipo di droga può portare a gravi conseguenze come la possibilità di perdere il fegato perché sono molti i giovani che vogliono provare il rischio in un periodo di completa perdita di valori morali.

[iframe frameborder=”0″ width=”620″ height=”348″ src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x1bsiv4?autoplay=0&logo=0&hideInfos=1&start=0&syndication=151607&foreground=&highlight=&background=”]

Sperando che qualcuno si faccia furbo mettendo dell’acqua, del tè o del semplice succo di frutta a posto dell’alcool e fingendo di essere in fiamme; speriamo che l’educazione in questo tema delicato possa partire già dalla scuola attraverso incontri, filmati e mettendo i ragazzi di fronte ad esempi di pericoli mortali.

Continua a leggere su Fidelity News