Napster sbarca in Italia con lo streaming musicale

Napster, il sito peer to peer che a fine anni 90’ sconvolse il mercato della musica, torna in Italia con un servizio di streaming musicale

Napster sbarca in Italia con lo streaming musicale

Napster, icona della pirateria digitale, che circa 10 anni fa ha dovuto chiudere i battenti per ripetuta violazione del copyright, sbarca nuovamente in Italia, con un servizio di streaming musicale, questa volta legale. Il capostipite del file sharing, fondato nel giugno del 1999 da Shawn Fanning e Sean Parker, torna dunque in una nuova veste.

L’offerta è molto simile a quella dei principali nomi dello streaming online, come Spotify e Deezer: con 9,95 euro al mese si ha accesso a 20 milioni di brani su pc, iPhone, iPad o smartphone e tablet Android. E’ inoltre disponibile come intrattenimento domestico nel sistema Hi-Fi wireless Sonos e in auto, con Bmw e Mini.

“Sul fronte digitale nel 2012 il mercato italiano è cresciuto del 29.5% in più rispetto all’anno precedente” afferma Thorsten Schliesche, Napster Senior Vice President e General Manager Europe. “È importante lanciare Napster in un mercato che ha già mostrato un 13% di crescita nel primo quadrimestre 2013: ciò significa che possiamo contribuire a questo così positivo trend attraverso un’offerta molto particolare e innovativa”.

Oltre al lancio odierno in Italia, Napster viene presentato in altri 13 paesi europei, e precisamente in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Olanda, mentre è già affermato in Germania, Regno Unito e Usa (dove è presente con il marchio Rhapsody International). “Il nostro obiettivo è offrire agli appassionati la possibilità di scoprire la musica in modo flessibile e personale, sia che si tratti delle ultime performance dei grandi artisti internazionali o di nuovi album di artisti locali emergenti” ha detto Jon Irwin, presidente di Rhapsody International, Inc. “Per la diffusione di Napster abbiamo puntato su strategie di partnership al fine di consentire l’ascolto agli utenti sui dispositivi preferiti, ovunque abbiano a trovarsi”.

 

 

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