Microsoft, il colosso tecnologico con sede a Redmond, Washington, è al centro dell’attenzione per due questioni di rilievo. Da un lato, l’azienda sta procedendo con l’acquisizione di Activision Blizzard, uno dei principali produttori di videogiochi al mondo, per una cifra record di 69 miliardi di dollari. Dall’altro lato, Microsoft si trova ad affrontare una multa fiscale negli Stati Uniti. L’Internal Revenue Service (IRS) sostiene che Microsoft deve al fisco statunitense la cifra monstre di 28,9 miliardi di dollari per tasse non pagate nel periodo 2004-2013.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft rappresenta una delle più grandi operazioni nel settore dei videogiochi. Activision Blizzard è noto per alcuni dei titoli più popolari del settore, tra cui Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush. Questa acquisizione segna un passo importante nell’impegno di Microsoft nel settore dei videogiochi e nella creazione di contenuti. Tuttavia, l’acquisizione ha suscitato preoccupazioni iniziali riguardanti le leggi antitrust.
La Commissione Europea aveva precedentemente approvato il piano di Microsoft di acquistare Activision Blizzard a maggio, ma la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito aveva respinto la proposta un mese prima, sostenendo che avrebbe dato a Microsoft un vantaggio anticoncorrenziale nel mercato del cloud gaming. In risposta a queste preoccupazioni, Microsoft ha inviato un nuovo piano alla CMA, impegnandosi a consentire che i giochi di Activision Blizzard attuali e futuri siano offerti da Ubisoft tramite lo streaming via cloud.
La CMA ha dato l’approvazione provvisoria al piano modificato e si prevede che l’approvazione definitiva arriverà entro il 18 ottobre. Nonostante le modifiche apportate al piano per soddisfare la CMA, c’erano voci che l’UE avrebbe potuto ordinare una nuova indagine. Tuttavia, un nuovo rapporto condiviso da Yahoo, citando fonti anonime ma vicine agli sviluppi, sostiene che la Commissione Europea ritiene che l’accordo “non debba passare attraverso un altro processo di approvazione”.
Parallelamente all’acquisizione di Activision Blizzard, Microsoft si trova ad affrontare una multa fiscale negli Stati Uniti. L’Internal Revenue Service (IRS) sostiene che Microsoft deve al fisco statunitense la cifra monstre di 28,9 miliardi di dollari per tasse non pagate nel periodo 2004-2013. L’IRS ritiene che Microsoft non abbia distribuito correttamente i profitti generati dalle sue attività. Tuttavia, Microsoft sostiene che ai costi di sviluppo delle proprietà intellettuali partecipano quasi sempre filiali estere, che dunque hanno il diritto di partecipare alla ripartizione dei profitti generati. Microsoft ha risposto alle accuse dell’IRS affermando che non ha commesso alcuna violazione fiscale e porterà avanti un ricorso presso l’IRS, un processo che potrebbe durare anni. L’azienda ha dichiarato di aver sempre rispettato le leggi fiscali in tutti i paesi in cui è presente e ha pagato oltre 67 miliardi di dollari di tasse negli Stati Uniti dal 2004.In conclusione, mentre Microsoft sembra essere sulla buona strada per completare l’acquisizione di Activision Blizzard, la questione della multa fiscale negli Stati Uniti rimane aperta. Nonostante le sfide legali e fiscali, Microsoft rimane un attore chiave nel settore tecnologico globale. Come sempre, seguiremo gli sviluppi su entrambe le questioni e vi aggiorneremo tempestivamente.