Meta cambia l’etichetta "Made With AI" in "AI Info": ecco perché

Meta ha aggiornato l'etichetta "Made With AI" a "AI Info" per chiarire l'uso dell'intelligenza artificiale nelle immagini, rispondendo alle critiche di fotografi e artisti.

Meta cambia l’etichetta "Made With AI" in "AI Info": ecco perché

Meta ha deciso di apportare una modifica significativa alle sue etichette di intelligenza artificiale, passando da “Made With AI” a “AI Info” in risposta alle critiche ricevute dagli utenti e dai professionisti del settore fotografico. La decisione è stata annunciata il 1° luglio 2024 da Andrew Hutchinson, Content and Social Media Manager di Meta.

Il cambiamento si è reso necessario dopo che numerosi utenti di Facebook e Instagram hanno lamentato l’inappropriatezza dell’etichetta “Made With AI” applicata ai loro contenuti. In molti casi, le immagini contrassegnate erano state solo leggermente ritoccate con strumenti digitali, anziché essere completamente generate da AI. Questo ha portato a malintesi e ad accuse infondate, soprattutto per artisti e fotografi che hanno visto il loro lavoro sminuito da tale etichetta.

Come spiegato da Meta, l’etichetta “Made With AI” era basata su indicatori standard del settore che non sempre rispecchiavano accuratamente l’uso dell’AI nelle immagini. Ad esempio, foto con lievi modifiche tramite strumenti di ritocco finivano per essere etichettate come interamente create con AI. Per risolvere questo problema, Meta ha introdotto la nuova etichetta “AI Info”, che offre una descrizione più dettagliata e contestuale sull’uso dell’AI.

Toccando l’etichetta, gli utenti possono ottenere un riepilogo di come l’AI potrebbe essere stata utilizzata nella creazione dell’immagine. Kate McLaughlin, portavoce di Meta, ha dichiarato: “Abbiamo trovato che le nostre etichette basate sugli indicatori standard del settore non erano sempre allineate con le aspettative delle persone e non sempre fornivano un contesto sufficiente. Stiamo lavorando con aziende del settore per migliorare il processo in modo che il nostro approccio all’etichettatura corrisponda meglio alle nostre intenzioni.

Un esempio emblematico della problematica è stato riportato da Pete Souza, ex fotografo della Casa Bianca, che ha condiviso una foto scattata su pellicola quarant’anni fa, etichettata erroneamente come “Made With AI”. Questo errore ha evidenziato come l’uso di strumenti di editing come Photoshop possa indurre in errore i sistemi di etichettatura di Meta, portando a una classificazione inaccurata. La scelta di modificare l’etichetta in “AI Info” è stata accolta positivamente, in quanto tende a ridurre l’impatto negativo delle critiche.

Gli artisti e i fotografi, infatti, non dovranno più giustificarsi per l’uso di semplici strumenti di ritocco, che non rendono il loro lavoro interamente generato da AI. Questo cambiamento è un segnale dell’evoluzione continua del panorama dell’intelligenza artificiale e delle sfide che comporta nella definizione di ciò che è reale e ciò che non lo è, nonché nella fiducia che riponiamo nelle capacità dei creatori rispetto alla generazione automatica. Meta sta quindi cercando di fornire una classificazione più ampia e contestualizzata dell’uso dell’AI per soddisfare le esigenze dei creatori umani e mantenere la trasparenza. Tuttavia, rimane il rischio che alcuni utenti possano sfruttare questa nuova etichetta per minimizzare l’uso dell’AI nei loro processi creativi. Nonostante ciò, la mossa di Meta appare sensata e necessaria per garantire un equilibrio tra innovazione tecnologica e riconoscimento del talento umano.

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