Madre picchia bambino sul web, ma Facebook non rimuove il video

Il video di una madre che picchia il suo bambino è stato caricato su Facebook, ma nonostante la cascata di segnalazioni, il social network ha deciso di non rimuoverlo scatenando un caso mediatico.

Madre picchia bambino sul web, ma Facebook non rimuove il video

Facebook è finito nuovamente nel mirino delle critiche a causa delle sue controverse politiche sulla presunta offensività – o meno – dei contenuti pubblicati. Stavolta però il caso non è relativo ad un qualche utente adirato per la rimozione di una foto giudicata arbitrariamente lesiva per la morale comune, o di uno stato i cui principi sarebbero stati valutati come poco etici.

Al centro della questione, al contrario, c’è piuttosto un caso di mancata censura. Nelle ultime ore era infatti apparso su Facebook un video che in molti hanno giudicato terribile, ma sul quale il social network ha deciso di non intervenire.

Nel filmato in questione, caricato dallo youtuber Samuel Castillo, si può vedere una madre in preda ad un’apparente crisi isterica accanirsi contro suo figlio, un bambino evidentemente molto piccolo, con ripetuti schiaffi e cuscinate (materiale peraltro a dir poco datato). A monte del fastidio, sembrerebbe esserci il continuo ed incessante pianto del neonato che avrebbe fatto saltare letteralmente i nervi alla donna.

Il video è stato segnalato da moltissimi utenti a causa dei suoi contenuti forti, come ci si può ben immaginare, ma coloro che si aspettavano una pronta rimozione del filmato hanno avuto una doccia gelata. Perché a giudizio di Facebook, non sono state rilevate infrazioni al regolamento etico del social network, pertanto non vi sarebbero i presupposti per procedere ad una cancellazione del contenuto.

La replica ha ulteriormente alimentato i dissapori tra i segnalatori, facendo sì che attorno alla questione si scatenasse un enorme caso mediatico. Nella fattispecie, a coloro che avevano segnalato il video della madre che picchiava il bambino, Facebook ha risposto che: “Abbiamo esaminato il video che hai segnalato perché promuove esplicitamente la violenza, e abbiamo determinato che rispetta i nostri standard della comunità“.

Oltre al danno, è arrivata anche la beffa. Perché la risposta del social network prosegue e si conclude così: “Non esitare a contattarci se visualizzi altri contenuti che ti preoccupano. Vogliamo che Facebook rimanga un sito sicuro e accogliente per tutti“.

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