Le “mamme di TikTok” hanno iniziato a rimuovere migliaia di foto e video relativi ai propri figli, dopo aver preso coscienza del fatto che non sanno dove potranno finire i contenuti. I genitori di bambini piccoli sono preoccupati infatti della quantità di video dei figli che vengono salvati quotidianamente da potenziali pedofili, ed hanno esortato gli utenti della app a prestare più attenzione.
L’allarme è scattato dopo che una madre è stata accusata di consentire ai pedofili di prendere di mira la propria figlia. Wren Eleanor, definita la “bambina di tre anni più popolare” di TikTok, è stata la miccia che ha fatto esplodere il caso. La madre Jacquelyn ha pubblicato foto e video della bambina fin dalla sua nascita. Il suo account è pieno di centinaia di video, innocenti agli occhi di una persona normale, di una bambina bionda che gioca e si gode la vita insieme alla mamma e alla nonna, oltre a contenuti sponsorizzati.
Sono più di 17mila i follower della vita della piccola Wren, e l’allarme è scattato quando alcune persone online si sono rese conto che un video del bagnetto della bambina, nel quale gioca nella vasca e tiene in mano una confezione di tamponi, è stato salvato 400mila persone. Un video in cui la bambina mangia un hotdog, è stato salvato quasi 350mila volte. Tutto questo senza considerare i commenti lascivi postati ogni giorno sui contenuti che vedono protagonista la bambina.
TikTok consente agli utenti di salvare nel proprio account i contenuti preferiti, ed alcune madri avvisano che i pedofili utilizzano la funzione come una sorta di “catalogo” per condividere immagini di bambini. Dopo che le preoccupazioni di molti utenti hanno raggiunto Jacquelyn, la stessa ha cancellato alcuni video della figlia presenti nel suo account.
Adesso, molti utenti hanno iniziato ad attaccare la donna, accusandola di avere esposto coscientemente la figlia a predatori e pedofili per guadagnare soldi dagli sponsor, e pubblicando con gli hashtag “SalviamoWren” e “Proteggiamoibambini”. Altre mamme che pubblicano su TikTok hanno iniziato a cancellare i contenuti relativi ai propri figli.