Italia seconda nella produzione di vino ma tra le ultime nell’ecommerce

Sono chiari i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano: l'Italia è al secondo posto tra i produttori mondiali di vino ma tra le ultime in classifica nell'e-commerce

Italia seconda nella produzione di vino ma tra le ultime nell’ecommerce

Nonostante l’Italia sia al secondo posto nella produzione di vino lo stesso non si può dire della vendita online. I numeri attuali non sono infatti incoraggianti, e possono portare anche ad una restrizione acuta delle vendite. Con 44,4 milioni di ettolitri di vino prodotti all’anno e un giro d’affari di 14,6 miliardi di euro l’Italia purtroppo, nella classifica della vendita online, si trova tra gli ultimi posti, con una percentuale di vendita dello  0,2%, inferiore a produttori come Spagna e Francia, ma anche a Usa e Cina. Inoltre, è anche sotto la media mondiale che si attesta all’1.8%.

Ciò nonostante il mercato promette miglioramenti nel settore dell’ecommerce, e lo dimostrano i dati forniti dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, il comparto Food&Wine, che ha registrato tassi di crescita che si attestano sul  30% anno dopo anno. 

La situazione è il risultato di una ricerca condotta da Tannico, eCommerce di vino con oltre 10mila clienti e più di 30mila bottiglie vendute ogni mese. La ricerca, denominata “La rivoluzione dei canali online nel mercato del vino”, ha analizzato lo stato dell’eCommerce di vino non solo in Italia ma in tutto il mondo, fornendo dati sulla richiesta e sulle domande  di vino online. 

Il paese che ha rilevato una maggiore concentrazione del canale online è la Cina, con il 27%, una percentuale quattro volte superiore rispetto al Regno Unito dove le vendite via internet hanno raggiunto un target del 6,8%. La terza nazione in classifica è la Francia, che ha il 5,8% seguita da Germania e Spagna.  Gli esperti di Tannico hanno affermato: ” Il grande successo dell’eCommerce in Cina è legato al fatto che questo canale si presenta come il mezzo più efficace e veloce per accedere al mercato del vino, all’interno di un settore sostanzialmente nuovo e privo di canali di vendita radicati nel territorio”.

Diversa la situazione in Italia, dove la domanda del vino si è indirizzata principalmente sul canale fisico. Tanti gli ostacoli: difficoltà burocratiche, rischi di spedizione, poca trasmissione emozionale dal web.

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