ISIS: stermineremo tutti i gatti. Ma, quasi sicuramente, è una bufala

Ultimamente il web, più che di virus, sembra pullulare di bufale. Tale sembra, in effetti, anche la notizia secondo la quale i tagliagole dell'ISIS avrebbero varato una legge per sterminare i gatti nel Califfato. Ecco come sono andate in realtà le cose.

ISIS: stermineremo tutti i gatti. Ma, quasi sicuramente, è una bufala

Una delle più fastidiose piaghe del web è la presenza di informazioni false, tecnicamente parlando, “bufale”. A volte, queste ultime sono il frutto di deliberati atti di sabotaggio informativo, in alcuni casi sono finalizzate ad ottenere prezioso traffico Internet (es. quella sul “Papa che balla”), in altri frangenti – invece – si tratta semplicemente di notizie non verificate (adeguatamente). E proprio questo sembra essere il caso della notizia, circolante ovunque nel web italiano, secondo la quale l’ISIS vorrebbe sterminare i gatti

La notizia in questione, qualche giorno fa, ha letteralmente invaso i siti di informazione italiani. E non quelli di dubbia affidabilità ma big del calibro di “Repubblica”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera”: tutti, seppur con sfumature diverse, sottolineavano che nel Califfato del Daesh si fosse varata una legge per lo sterminio degli amati felini. 

Ovviamente, partendo dal presupposto che una notizia apparsa in internet sia vera, molte persone – sui social – hanno commentato tale informazione con toni, giustificatamente, indignati. Tuttavia, a ben guardare, qualcosa non torna

Innanzitutto, andando a ritroso, si evince come la notizia in questione sia sbarcata in Europa tramite il britannico Daily Mail, non sempre affidabile visto che, già in passato, ha preso delle sonore cantonate (es. il caso di un concorso inesistente titolato “pubblicità più sexy del 2011” e notiziato con tanto di foto ed interviste alle protagoniste). Oltre a questo, la maggior parte dei megafoni internettiani fa riferimento al sito “Iraqi News” e alla TV “AlSumaria” che, in verità, NON parlerebbero di sterminio dei gatti: scorrendo i testi riportati da queste 2 testate, si parlerebbe di una fatwa emanata dal Comitato Centrale del Daesh affinché i gatti non siano allevati/tenuti nelle case di Mosul in vista di “un piano di risanamento”. 

Come se non bastasse, a fondamento di questa notizia – certo meno drammatica di uno sterminio – verrebbe citata una fonte anonima della città di Ninive: non proprio, insomma, una sicurezza informativa al cui altare immolarsi. Giornalisticamente parlando.

Infine, a sollevare ulteriori dubbi sulla notizia relativa allo sterminio dei gatti che – a questo punto – ha tutti i connotati di una bufala, vi sarebbe anche il fatto che, in realtà, nella cultura islamica i gatti sono molto apprezzati in quanto simbolo di purezza. Addirittura, si racconta che Maometto avesse una gattina, Muezza, e che un giorno quest’ultima si fosse addormentata sulle sue vesti: venuto il momento di pregare, il Profeta – per non destarla – ritagliò proprio la porzione delle sue vesti sulla quale la micina dormiva. Gentilezza, questa, ripagata da Muezza con un inchino allorché Maometto tornò dalla sua sessione di preghiere in Moschea. Non meno rassicurante, per i fan dei felini di tutto il mondo, è – infine – un detto turco secondo il quale, se si è ucciso un gatto, occorrerà edificare una Moschea per farsi perdonare da Dio

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