Ogni tanto capita. Nella giornata del 4 ottobre i tre principali social network, ossia Facebook, Instagram e WhatsApp, sono andati in down in tutto il mondo. Sono tantissime, milioni le segnalazioni giunte all’azienda con sede a Menlo Park, in California. Anche dall’Italia molti utenti hanno lamentato l’impossibilità di utilizzare i social network. Al momento sono ignote le cause che hanno portato al guasto e non si sa quanto ci vorrà per ripararlo. “Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi” – così ha riferito Andy Stone, direttore della comunicazione.
L’uomo ha scritto un post su Twitter, al momento l’unico social network che pare stia funzionando. Come è noto tutti e tre i social sopra citati appartengono a Marck Zuckerberg, fondatore della stessa Facebook. I server sono andati in down intorno alle ore 17:30 di oggi, ora italiana. Da quel momento sono cominciate a giungere altre segnalazioni, non solo dall’Europa, ma dal mondo intero. Anche in Germania, Spagna e Portogallo si sono verificati gli stessi disagi.
Il problema si risolverà
Come accade, anche questa volta il problema si risolverà. Non sono noti però i tempi: potrebbero volerci alcune ore, ma anche un’intera giornata. Non è la prima volta che succede una cosa del genere. Il sito downdetector riferisce che ci sono stati più di 20.000 episodi di persone che hanno segnalato criticità con Facebook e Instagram.
La notizia del malfunzionamento si è diffusa attraverso alcuni hashtag apparsi su Twitter: #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown, diventati velocemente trend topic nella Rete. Gli internauti sono adesso con il fiato sospeso e sperano che i social riprendano a funzionare quanto prima.
Le tre piattaforme social, oltre ad essere le più usate al mondo, servono anche a cittadini ed aziende per lavorare. Sulle pagine di tali social infatti vengono non solo pubblicate notizie ad esempio, ma anche mostrati i prodotti concepiti dalle aziende, che spesso hanno una loro pagina. Staremo a vedere come evolverà la situazione.