Come si sa quello che stiamo attraversando nel mondo è un periodo molto particolare, questo in quanto vi è il perdurare della crisi che si è scatenata ad Est dell’Europa, tra Ucraina e Russia. Qualcosa che non accenna a placarsi, anzi pare che la situazione stia volgendo sempre di più al peggio. Adesso con la rottura del gasdotto NordStream nel Baltico la tensione è cresciuta alle stelle, tanto che da più parti si parla di un vero e proprio attacco terroristico.
Nella giornata del 30 settembre Vladimir Putin potrebbe inoltre annettere alla Russia i territori ucraini conquistati con il recente referendum. E questo preoccupa le autorità internazionali. Ma ci sono anche altre notizie che stanno preoccupano la maggior parte della popolazione mondiale, vediamo di cosa si tratta.
Gli analisti, pericolo per Internet
Gli esperti ritengono che la mossa di manomettere il gasdotto NordStream avebbe aperto un nuovo fronte nelle ostilità. Secondo quanto riferito dagli analisti c’è pericolo anche per Internet, in quanto come si sa sotto il mare passano i cavi collegano continenti e nazioni. E la situazione è molto particolare.
La Nato sta comunque continuando ad indagare sulle cause che hanno portato a quello che viene definito un sabotaggio per quanto riguarda la situazione del gasdotto NordStream. Nancy Faeser, ministro degli Interni tedesco, ha avvertito i leader dell’Europa occidentale che devono prepararsi a minacce “prima inimmaginabili”.
Secondo le autorità ineternazionali Putin potrebbe essere capace di tagliare o danneggiare seriamente i cavi sottomarini che forniscono connessione Internet tra USA e Gran Bretagna: basti pensare che il 97% dei cavi che collegano la rete americana ed europea passano al largo dell’Irlanda. Un loro danneggiamento sarebbe catastrofico per l’Europa. Putin, secondo un esperto di strategie militari della Marina USA, potrebbe agire in questa maniera grazie ai sottomarini “hunter killer”, costruiti proprio per effettuare queste operazioni.
Tra l’altro ci sarebbero una serie di difficoltà operative per controllare e sorvegliare migliaia di cavi sottomarini. “Se le forniture di gas dalla Norvegia all’Europa venissero interrotte, vedremmo una terribile recessione. Non saremmo nemmeno in grado di riscaldarci e produrre elettricità. I timori sono molto seri e fondati. L’Europa non ha più margini di manovra e non si può escludere che nei prossimi mesi le cose si deteriorino in modo molto significativo” – questo l’allarme del professor Damien Erns dell’Università di Liegi in Belgio.