Avrà inizio nelle prossime settimane la sperimentazione del nuovo censimento. Il servizio interesserà oltre 150 comuni d’Italia e si prevede che sarà permanente. Questo vuol dire che non ci saranno più i questionari bianchi e rossi da compilare a matita che venivano proposti ogni dieci anni, ma da ora in poi i dati saranno aggiornati con costanza e anno per anno. Precisamente il censimento non riguarderà tutta la popolazione ma solo un campione.
Se i test avranno un riscontro positivo pare che già dal 2016 il servizio diventerà effettivo e il censimento non vedrà più la compilazione di fogli ma si svolgerà tramite Internet. Roberto Monducci, direttore del dipartimento dei censimenti e dei registri statistici dell’Istat, ha dichiarato:“Nel 2011 abbiamo ricevuto circa il 30 per cento delle risposte online. Adesso puntiamo ad aumentare questa quota e arrivare quasi alla loro totalità”.
La tecnologia permette di accedere con maggiore facilità alle informazioni e consente anche di diminuire i costi: pare infatti che diminuisca almeno del 40 per cento la spesa per il censimento, percentuale che tradotta in cifre vuol dire oltre 200 milioni di euro. Un dato che si può verificare dai rilievi forniti sulla spesa di quattro anni fa che è costata circa 590 milioni di euro.
Com’è possibile un risparmio simile? La risposta è presto data: saranno infatti di meno le domande rivolte alla popolazione, e Monducci aggiunge per confermare: “Molte informazioni, per esempio quelle relative alle imprese o all’attività professionale, saranno ricavate dagli archivi amministrativi. Sulla condizione abitativa delle famiglie oppure sull’uso del tempo libero, invece, continueremo a fare le solite rilevazioni”.
Per l’anno in corso sono previste una rilevazione per il conteggio della popolazione che avrà termine entro la metà di giugno, e un’altra rilevazione che riguarderà l’acquisizione dei dati socio-economici sulla popolazione. Questa ultima rilevazione sarà eseguita tra la metà di maggio e la prima settimana di luglio. Ma vi chiederete: chi non ha un computer come farà a rispondere alle domande? Semplice: chi non possiede un computer può rispondere alle domande del censimenti facendo ricorso al Comune. Ma può anche venire a casa un funzionario munito di tablet che avrà l’accortezza di raccogliere i dati e inviarli.