Grandi sfide per Google e Meta: ecco cosa sta succedendo ai 2 colossi tech

Google e Meta si reinventano: licenziamenti, sfide legali e ristrutturazioni delineano un panorama in evoluzione. Entrambe le aziende cercano di adattarsi, ma il futuro è ancora in fase di definizione.

Grandi sfide per Google e Meta: ecco cosa sta succedendo ai 2 colossi tech

In un contesto di mutamenti profondi, due tra i colossi tecnologici, Google e Meta, si trovano a fronteggiare sfide significative, sia a livello organizzativo che legale. Questi avvenimenti sono una testimonianza della complessità che il settore tech sta affrontando in un periodo di rapido cambiamento.

Google, nella sua ultima mossa strategica, ha annunciato una serie di cambiamenti organizzativi, con “alcune centinaia di eliminazioni di ruoli” nelle divisioni hardware, ingegneria e Google Assistant. Contestualmente, l’azienda sta ristrutturando le squadre responsabili di Pixel, Nest e Fitbit sotto il nuovo marchio Devices & Services. La riorganizzazione delle divisioni Pixel, Nest e Fitbit sottolinea un cambiamento di approccio da parte di Google. In passato, queste divisioni operavano in modo separato, gestendo aspetti specifici come design, ingegneria hardware e software.

La nuova organizzazione mira a un modello più funzionale, unificando, ad esempio, il team responsabile dell’ingegneria hardware per tutte e tre le divisioni. Questo passo potrebbe portare a una maggiore coesione e sinergia tra i prodotti di Google, ma è ancora presto per valutarne gli effetti. L’obiettivo dichiarato è migliorare l’efficienza e la competitività dell’azienda. Tuttavia, queste decisioni hanno generato preoccupazioni tra i dipendenti e gli osservatori del settore, che vedono nei licenziamenti un possibile sintomo di problemi interni più profondi. 

Parallelamente, Google è coinvolta in una disputa legale con l’Unione Europea, rischiando una multa di 2,4 miliardi di euro. L’accusa riguarda il presunto autofavoritismo nei risultati di ricerca, affermando che l’azienda avrebbe favorito i propri servizi mostrandoli in modo preferenziale. Questo rappresenta un ostacolo significativo per Google, che potrebbe dover affrontare una penalità finanziaria considerevole.

Nel frattempo, Meta, la società madre di Facebook, sta affrontando le proprie sfide interne. Dopo consistenti tagli nel 2022 e 2023, sta per licenziare almeno 60 dipendenti nel dipartimento Instagram. Questo fa parte di una strategia più ampia di Mark Zuckerberg per eliminare figure professionali intermedie, in particolare il ruolo di Technical Program Manager, al fine di semplificare la struttura aziendale. La decisione di Meta di eliminare le figure intermedie riflette una tendenza più ampia nel settore tech, che cerca di snellire le gerarchie aziendali per ottimizzare le risorse. Nonostante l’azienda non abbia escluso ulteriori tagli, è evidente che sta cercando di riportare la forza lavoro ai livelli pre-Covid, eliminando ruoli ritenuti superflui.

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