Google sta studiando l’algoritmo anti-bufala

I ricercatori di Google stanno lavorando ad un algoritmo di posizionamento che accerta l'attendibilità del contenuto e non solo la popolarità della pagina. Un nuovo metodo che elimina in un certo senso i siti con notizie bufale

Google sta studiando l’algoritmo anti-bufala

Il contenuto dato dai motori di ricerca si basa su rigorosi algoritmi di solito affidabili e dietro cui ci stanno anni di lavoro e impegno. Purtroppo però, gli algoritmi non garantiscono che il contenuto sia sempre un contenuto di qualità. Per cercare di eliminare i contenuti non attendibili ci sta pensando una squadra di ricercatori di Mountain View, con Google che a quanto pare ha sviluppato un algoritmo che posiziona le pagine proprio in base all’attendibilità.  Finora il successo del posizionamento di un contenuto è stato dato dal numero di link, per cui tanto più alto è il numero tanto grande è il successo. 

Per quanto però il contenuto diventi popolare non è però certa la sua veridicità, e spesso ci sono state varie testate online che si sono posizionate in alto proprio grazie alle bufale, fornendo falsi contenuti per creare complotti virali ma soprattutto per farsi cliccare e avanzare in posizione.

Con l’avvento del nuovo Knowledge-Based Trust score, che però è ancora in fase di sviluppo nei laboratori di Big G, la vita di questi siti potrebbe diventare molto difficile. Il nuovo algoritmo sarebbe un metodo nuovo ed efficace per il ranking delle pagine, in quanto valuta il numero di informazioni non corrette che sono inserite all’interno della fonte, e che automaticamente posizione i siti con informazioni false nei posti più bassi.

Per accertare la veridicità di un’informazione il Knowledge-Based Trust si basa sul Knowledge Vault, una specie di database dove Google ha archiviato 1,6 miliardi di informazioni ed eventi che sono accaduti nel corso degli anni. Per avere le informazioni attinge sia da fonti affidabili come Freebase o Wikipedia che da quelle meno affidabili, riservando al suo interno una posizione attraverso algoritmi di machine learning.

Per Google dimostrare che posizionare un sito o un contenuto in base alla sua attendibilità è possibile, e indica di unire due elementi, fatto e punto di riferimento per dare una valutazione all’affidabilità dell’avvenimento. Applicare un algoritmi di questo tipo su un motore di ricerca è sicuramente molto interessante, per avere siti con contenuti concreti e basati su qualità di informazioni. Attualmente Google Search è il motore di ricerca più conosciuto e utilizzato nel mondo.

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