Google insegna ai bambini come individuare le fake news

Google lancia il programma che insegna ai bambini a riconoscere le fake news che ogni giorno popolano il web. Ecco come funzionano le novità introdotte.

Google insegna ai bambini come individuare le fake news

È importante, al giorno d’oggi, sapere come individuare le famose fake news. La disinformazione, anche se non sembra, può causare problemi anche di sicurezza ed è importante difendersi sia se si è adulti, sia se si è bambini. Proprio per questi ultimi, infatti, ha dato vita ad un progetto di alfabetizzazione mediatica chiamata “Be Internet Awesome“. 

Grazie ad esso, infatti, i bambini di due anni sapranno individuare le fake news con facilità. Stamattina sono state annunciate sei nuove funzioni al programma, che insegneranno come riconoscere i tentativi di phishing, i bot e le notizie false, oltre a come valutare le fonti. 

Google: le funzionalità sulle fake news e sui siti di dubbia affidabilità

Il programma di alfabetizzazione mediatica potrebbe essere utile anche per gli adulti, perché questo progetto è gestito e coordinato in collaborazione con aziende che credono fermamente quanto sia importante in termini di sicurezza l’alfabetizzazione nell’era digitale. 

Questi veri e propri corsi danno ai bambini delle istruzioni, ma anche una serie di attività volte ad ampliare le capacità critiche nei confronti dei siti web che visitano. Il succo è aiutare i bambini a capire che ciò che si trova in rete non è sempre vero e, nel peggiore dei casi, potrebbe rappresentare un tentativo di truffa

Il programma include anche la verifica dell’attendibilità delle fonti, utilizzando altre fonti che sono sicuramente attendibili e giungendo alla conclusione che, se non si trovano argomenti simili in altre testate giornalistiche di rilievo, allora la notizia potrebbe non essere vera.

Un’altra cosa importante è che i bambini imparano anche a riconoscere URL falsi, che presentano link simili a quelli di giornali famosi, ma con piccolissime differenze, come un punto o una lettera in più, oppure titoli clickbait, sottolineati e con parti di testo scritte tutte in maiuscolo. Tutti questi trucchetti danno un’importante capacità critica sulle notizie che girano in rete.

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