Google dice addio ad uno dei suoi più grandi rappresentanti

Vic Gundotra dopo otto anni ha deciso di lasciare Google. Decisione inaspettata. Molti sostengono che questa decisione potrà mettere fine a Google+, ma altri rappresentanti dell'azienda rispondono

Google dice addio ad uno dei suoi più grandi rappresentanti

Vic Gundotra dopo otto anni ha deciso di lasciare l’azienda Google. Il motivo di questa sua inaspettata decisione lo ha raccontato in un post creato proprio nel social che anche grazie a lui oggi è famoso ed innovativo, cioè Google+. Nel post racconta di un tragico evento accaduto in famiglia, che lo ha portato a profonde riflessioni riguardanti la sua vita professionale. Quell’azienda per lui è stata come la sua seconda famiglia, ed oggi ha intenzione di percorrere nuove strade professionali.

Vic Gundotra ha iniziato a lavorare per la Microsoft già a partire dal 1991, assumendo il ruolo di vice presidente dell’azienda. Nel 2007 riesce ad entrare nel team di Mountain View. La sua importanza è stata dovuta anche grazie al progetto di Google Maps, cresciuto negli anni in maniera sempre più rapida.

“La mancanza di Vic Gundotra verrà sentita”; queste le parole di Larry Page, uno dei fondatori del grandissimo motore di ricerca, e ringrazia Vic di aver passato con loro otto anni importanti, pieni di innovazioni e crescita soprattutto per l’azienda. Infine gli augura tanta fortuna per i suoi prossimi progetti.

Fonti di un noto sito inglese, TechCrunch, sostengono che non Google+ perderà di conseguenza valore e che verrà rimescolato il team aggiungendo persone, rispetto a quelle già presenti. Ma dalle parole di Larry Page, sembra verificarsi tutto il contrario, poiché Page ha promesso invece che continuerà non solo a sostenere il progetto di Google+, ma che aiuterà a incrementarlo con nuove innovazioni, lavorando duramente per incrementare i fan e gli utenti quelli già presenti.

La verità verrà a galla con il passare del tempo. Al momento possiamo solo attenerci a promesse o a parole dette senza nessuna certezza. Il tempo ci dimostrerà se Larry Page era sincero o se le fonti di TechCrunch avevano ragione. E’ ancora presto valutare la continuità effettiva o meno di Google+, si vedrà con il passare del tempo.

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