Abbiamo più volte assistito a diverse restrizioni imposte dal governo cinese sui servizi offerti dal web e da vari social network ma stavolta l’oggetto della discordia è il client di posta elettronica offerto gratuitamente dal big dei motori di ricerca: Gmail.
Il servizio mail firmato Google, infatti, è stato reso inaccessibile dallo scorso venerdì. In base ai dati diffusi dalla stessa azienda di Mountain View, dal 26 Dicembre si è registrato un vero e proprio crollo degli accessi agli account Gmail legati al territorio cinese e sembra che ciò sia legato ad un sistema di censura cinese del web, il cosiddetto Great Firewall, un sistema cibernetico che dovrebbe sorvegliare la rete locale.
Anche gli attivisti sono convinti che tale blocco sia legato al Golden Shield Project, uno dei meccanismi di sorveglianza del web più complessi e sofisticati, con lo scopo di bloccare le mail con il suffisso gmail.com e scoraggiare gli utenti al suo utilizzo.
“Il governo vuole limitare la presenza di Google in Cina e indebolire il suo mercato oltreoceano” queste le parole di un membro del Greatfire.org, uno dei siti più autorevoli che monitora il web e la libertà di espressione sui canali informatici in Cina.
In realtà, l’accesso diretto al proprio account Gmail in Cina era già stato bloccato circa 6 mesi fa ma fino a Venerdì scorso gli utenti avevano comunque potuto scaricare la propria posta elettronica attraverso programmi come Outlook e Mail. Anche questa possibilità, infatti, è venuta meno azzerando praticamente gli accessi a Gmail, senza che il governo cinese avesse dato comunicazioni ufficiali agli alti vertici di Mountain View, che ha dunque ipotizzato un blocco anche degli accessi indiretti.
Sembra che gli utenti abbiano già trovato una soluzione analoga a quella messa in atto per fare ricerche sul più famoso motore. Infatti, si sta mettendo a punto un sistema di telecomunicazioni private, una Virtual Private Network, che permetta l’accesso al proprio client Gmail, per continuare a fruire dei servizi Google aggirando il Great Firewall.
Nelle ultime ore, però, giungono smentite dal governo cinese circa il presunto blocco a Gmail, come ribadito dalla portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, Hua Chunying, che ha sottolineato e confermato gli impegni presi dalla nazione.