Gaffe Amazon, utenti adirati per le magliette offensive: ritirate dal mercato

Clamorosa gaffe per Amazon: il famoso portale di commercio online è stato costretto a ritirare alcune magliette, a causa delle proteste di associazioni di genitori. Ecco cosa c'era scritto.

Gaffe Amazon, utenti adirati per le magliette offensive: ritirate dal mercato

Amazon è stato costretto a ritirare un gran numero di magliette dal proprio portale, a causa delle feroci proteste sollevate da numerose associazioni di genitori inglesi. L’azienda leader nella compravendita online aveva inserito le t-shirt in questione all’interno del proprio catalogo, ma il pessimo ritorno di pubblicità ha costretto Amazon a ritirare gli articoli.

Le magliette in questione proponevano infatti il seguente slogan: “I don’t speak stupid bitch“, che tradotto letteralmente in italiano assume il significato di “Non parlo stupida troia“. Ma molte associazioni genitoriali hanno ritenuto quella frase inappropriata ed altamente offensiva, ed hanno subito provveduto a presentare un esposto.

Non mi sorprendo più di nulla – ha dichiarato la portavoce di uno di questi gruppi, durante un’intervista concessa al Mirror Online – ma sono rimasta letteralmente a bocca aperta quando mi sono trovata davanti queste magliette per ragazzi su Amazon“.

Numerose altre voci si sono prontamente levate per chiedere a gran voce all’azienda di Seattle di ritirare le t-shirt dal proprio portale, ed alla fine Amazon ha dovuto cedere, annullando tutti gli ordini d’acquisto e facendo sparire le magliette incriminate dalla lista degli articoli acquistabili sul proprio sito.

Tuttavia fino a questo momento nessun portavoce dell’azienda statunitense ha rilasciato dichiarazioni in merito. Si sa solamente che le magliette giudicate dai genitori inglesi “troppo offensive“, vendute nel Regno Unito a 9,99 sterline l’una, non saranno più acquistabili su Amazon.

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