Facebook: utenti pagati per disattivare account, regole bug scovati, Facebook Campus

Secondo quanto comunicato da Facebook, che ha inaugurato una sezione dedicata agli studenti universitari, e stabilito regole per i bug scovati nei servizi terzi, alcuni utenti saranno pagati per disattivare i loro account prima delle prossime presidenziali USA

Facebook: utenti pagati per disattivare account, regole bug scovati, Facebook Campus

Anche in assenza del varo di funzionalità a livello globale, il social network Facebook non si è fatto mancare delle novità ugualmente importanti, ancorché più circoscritte, come la decisione di pagare alcuni utenti per disattivare il loro account o, tra le altre, l’abilitazione (negli USA) di una sezione ad hoc riservata agli studenti universitari. 

La prima novità facebookiana di questo weekend riguarda la decisione, da parte di Facebook, si assumere ulteriori iniziative in vista delle elezioni presidenziali americane del 3 Novembre prossimo. A tal proposito, Menlo Park ha già deciso di limitare gli annunci politici, non accettandone più di nuovi nella settimana che precederà le consultazioni ma, in più, tramite la newsroom del gruppo, ha notificato anche un esperimento volto a “comprendere meglio l’impatto di Facebook e Instagram sugli atteggiamenti e i comportamenti politici chiave durante le elezioni negli Stati Uniti del 2020.”

Il tutto, secondo quanto condiviso dal New York Post, sostanzialmente confermato dalla portavoce Liz Bourgeois e dal responsabile comunicazioni e affari globali Nick Clegg, prevederà che un certo numero di utenti (200/400mila) venga invitato, tramite notifica, a disattivare per qualche settimana il proprio profilo social e Instagram, venendo pagati 20 dollari a settimana, per un totale di 120 dollari, con i i dati che, analizzati da studiosi indipendenti, verranno trasformati in risultati resi noti nel 2021

Un’altra novità interessante da parte di Facebook, comunicata ufficialmente, ha preso le forme di un regolamento relativo alle vulnerabilità scoperte nei servizi e nelle app dei partner terzi: in sostanza, se a 21 giorni dalla segnalazione di un bug non si avrà una risposta dallo sviluppatore, Menlo Park potrà decidere di divulgare la vulnerabilità, opzione che diverrà automatica a 90 giorni dalla segnalazione. Essendo pronto un correttivo, nell’eventualità che il programmatore ritardi senza motivo la relativa distribuzione, Facebook potrebbe anche non aspettare 90 giorni per rendere consapevoli le persone del pericolo che corrono a causa di quel dato bug. 

Infine, Facebook, nata come piattaforma a carattere universitario, è tornata alle origini inaugurando nella sua app d’oltreoceano una sezione chiamata Facebook Campus: quest’ultima, isolata dalle altre aree di Facebook, e visibile solo agli studenti di una data università (es. Johns Hopkins University, Brown University, State University di New York, Northwestern University, Duke University), permetterà loro – una volta creato un account ad hoc con l’anno di laurea e la mail dell’università – di iscriversi a gruppi di studenti (es. dello stesso dormitorio), di cercare od organizzare eventi (es. concerti virtuali), di cercare (per anno di laurea, corso di studi, specializzazione) altri colleghi, con cui chattare in tempo reale, magari per scambiarsi degli appunti, etc.

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