Facebook potrebbe, invece che diminuire, aumentare il razzismo?

È quanto emerge da uno studio dell'Università di Warwick. L'ateneo avrebbe ipotizzato una correlazione tra l'esplosione di fake news e l'aumento dei fenomeni di razzismo.

Facebook potrebbe, invece che diminuire, aumentare il razzismo?

Nella società odierna, il razzismo è sempre un problema complicato e, purtroppo attuale. Recentemente si sono viste alcune sfaccettature di questo fenomeno anche nel mondo calcistico (per citare un esempio) dove, sebbene non manchino le iniziative volte a mitigare questo fenomeno, spesso si notano episodi ‘controversi’. Di certo, l’avvento del mondo di Internet e dei social non ha fatto altro che peggiorare la questione e, a riguardo, ci sarebbe anche un’interessante studio.

Lo studio sarebbe stato condotto dall’Università di Warwick e riguarderebbe uno dei protagonisti principali dell’Internet di oggi: Facebook. Un team di ricercatori del sopracitato ateneo avrebbe analizzato l’esplosione di fake news che si è vista nell’ultimo periodo. Per i pochi che non ne fossero a conoscenza, una fake news è, come dice il termine, una ‘notizia falsa‘ che, dunque, alimenta il fenomeno della disinformazione.

Nell’ultimo periodo, svariati sono stati i tentativi dei social di arginare questo fenomeno il più possibile, sebbene i risultati sperati tardino ad arrivare. Per far comprendere l’importanza del problema delle fake news, è importante comprendere lo studio compiuto dall’ateneo citato precedentemente. Tale studio analizzerebbe i 3335 attacchi contro i rifugiati avvenuti in Germania nel corso degli ultimi due anni.

Stando a quanto emerso, ci sarebbe una correlazione diretta tra l’incremeno dei crimini razzisti e l’aumento dell’uso dei social. La motivazione sarebbe presto detta: utilizzare uno strumento come Facebook espone maggiormente a contenuti incitanti all’odio razziale. L’analisi, inoltre, permette di mappare il fenomeno individuando, quindi, le aree dove i crimini razziali sono aumentati fino al 50%.

Quest’ultimo dato, in particolare, deve destare particolare attenzione. Essere a conoscenza di quali siano le zone più a ‘rischio’ permette anche di ‘predire’ il verificarsi di fenomeni di questo tipo. Per comprendere meglio l’influenza che Internet ha sul tema basta constatare che, nel momento in cui la popolazione tedesca è rimasta senza connessione alla rete, gli episodi razzisti sono dimiuiti notevolmente. Insomma, la situazione è molto complessa e lo staff del social, almeno per il momento, non si è esposto sulla questione (o perlomeno ci sarebbe una dichiarazione di un portavoce dell’azienda, ma priva di un contenuto rilevante sulla vicenda).

Continua a leggere su Fidelity News