Problemi di funzionamento per Facebook. Questa mattina intorno alle 10 gli utenti non sono riusciti a collegarsi al social network, anche se adesso le difficoltà sembrano essere risolte.
Vista la popolarità del social-network, questi disagi si sono registrati in tutto il mondo. Si calcola che le persone coinvolte in questo malfunzionamento siano più di un miliardo. Appena entrati su Facebook è apparsa la scritta “Something went wrong. We’re working to get it fixed as soon as we can” tradotta “Spiacenti qualcosa non funziona. Stiamo lavorando per sistemarla il prima possibile” . Il disservizio ha coinvolto chi usa Facebook dal pc, smartphone e tablet. Tutto però si è risolto verso le 10 e 30 quando -almeno in Italia- gli utenti hanno ripreso normalmente le attività.Trenta minuti è durato il tempo di accesso negato anche per altri paesi come Gran Bretagna, Irlanda e Israele e nazioni dell’Asia. Così come negli Stati Uniti dove a Palo Alto Facebook è nato, cresciuto e tuttora ha la sede.
Per questo fatto non sono mancate critiche, fatte attraverso il rivale Twitter. Alcune sono divertenti, altre invece oggettivamente di pessimo gusto. C’è chi descrive questo blocco me “la mezz’ora più lunga della vita”, chi fa paragoni con il caso di Yara Gambirasio. Chissà se in questo momento Jack Dorsey e compagni facciano grasse risate per questa –seppur lieve- problematica. Non è la prima volta che Facebook causa disservizi ai suoi utilizzatori. Lo scorso ottobre non è stato possibile inserire post e, come il disguido di stamane, ciò ha interessato tutto il mondo. Un altro guaio per il gruppo di Marck Zuckerberg si è registrato a febbraio, quando la neo-acquisita WhatsApp è rimasta non utilizzabile per quattro ore.Questo episodio ha scatenato non poche polemiche, dato che dopo il primo giorno di acquisto è iniziato con un problema (per la serie “cominciamo bene”). Nonostante tutto Facebook continua ad espandersi, tanto che il suo valore in Borsa è salito di valore e Zuckerberg rimane il miliardario più giovane in circolazione. Anche a gente come lui capita però che la sua azienda abbia momenti di debolezza, come quello di stamattina. Intanto arrivano le prime scuse per i disagi.