Facebook: le anteprime sul social sono monche. Ecco perché

Impegnata su più fronti, tra cui lo sviluppo continuo di WhatsApp e Instagram, Meta certo non dimentica il suo social, Facebook che, nelle scorse ore, adeguandosi a una modifica normativa sul copyright, ha troncato le anteprime dei collegamenti di terze parti.

Facebook: le anteprime sul social sono monche. Ecco perché

Solitamente, le discussioni sul diritto d’autore riguardano le autorità nazionali, e coinvolgono nella migliore delle ipotesi i creators o gli “artisti”: nelle scorse ore, però, su Facebook è accaduto qualcosa in merito che sta coinvolgendo i 34 milioni di utenti che mensilmente, nel Bel Paese, sono soliti adoperare la piattaforma social di Menlo Park.

Nello specifico, condividendo nel proprio o altrui profilo i collegamenti a risorse di terze parti (in sintesi, gli articoli), da qualche ora le anteprime, anche retroattivamente, cioè in relazione ai contenuti pubblicati in passato, recano solo il titolo dell’articolo e il nome della testata, ma non più un’immagine di corredo e il riassunto del contenuto. Il motivo per cui si verifica ciò è che il social di Zuckerberg ha modificato la gestione delle anteprime per adeguarsi alla norma europea che ha modificato la tutela del copyright per rispecchiare la fruizione dei contenuti su internet.

La direttiva in questione (n° 790) è del 2019, ma è stata recepita solo di recente, lo scorso 8 Novembre, col decreto legge 177 che è entrato in vigore oggi. Il prossimo step di questa vicenda si avrà il prossimo 12 Febbraio, deadline entro la quale l’Agcom, che è l’autorità garante per le comunicazioni, dovrà stilare i parametri per calcolare quanto gli editori potranno farsi equamente pagare per la pubblicazione dei loro contenuti (o di parte di essi) sui social e sui motori di ricerca (es. Google). 

A quel punto, stabilito il range normativo per le trattative, nel caso le due parti, editore e tycoon del web, non trovino un accordo nel negoziare un equo compenso, toccherà all’Agcom, al quale si sarà rivolta una delle due parti, prendersi 60 giorni per stabilire il “quantum” della vicenda. Nel frattempo, però, osservano diverse testate online, occorre fare alcune precisazioni.

I collegamenti che una testata pubblica sulla propria Pagina, pur privi del sommario, presentano la foto d’anteprima e la conservano comunque, pur se ricondivisi altrove: inoltre, secondo Meta, la parental company che controlla il social (un tempo nota come Facebook Inc), gli editori possono adoperare una soluzione tampone, concedendo al social un’autorizzazione temporanea a che pubblichino anteprime complete dei collegamenti di terze parti. 

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