Le star, di qualunque ambito siano (sport, cinema, musica), hanno sempre popolato molto i social network sin dalla loro nascita: c’è la star che non manca di pubblicare su Instragram i propri scatti molto hot, le cantanti (ma anche taluni politici) che fanno a gara a chi ha più followers sul social del canarino azzurro (Twitter), e non mancano nemmeno i casi in cui – nei social – le star ci lavorano (come Justin Timberlake, direttore creativo di MySpace).
Non sempre, però, chi è abituato ad essere sotto i riflettori – e quindi anche sotto l’attenzione dei media – ha con questi ultimi (e con la loro emanazione social) un rapporto sereno. C’è chi è costretto a chiudere l’account per la mancata tutela da parte della piattaforma in cui era presente e chi, invece, deve cancellare i post per averne violato la policy.
Ecco, una cosa del genere è accaduta proprio nella versione italiana di Facebook e precisamente all’account del rocker di Zocca, il mitico Vasco Rossi, il quale ha avuto una querelle non da poco proprio col social di Mark Zuckerberg per un episodio di (presunta) censura assai poco gradito dal nostro musicista.
In pratica cos’è accaduto? Negli ultimi giorni Vasco Rossi aveva pubblicato, in un post relativo ai concerti del 12 e del 13 Luglio a Padova, un video didascalico degli eventi in questione. Nel video, però, a un certo punto, vi era una ragazza che – vuoi per il caldo, vuoi per la gioia dell’esperienza collettiva (ricordate Woodstock?) – si è tolta la maglietta rimanendo in…topless.
La situazione, evidentemente non è passata inosservata ai responsabili di Facebook (o sarà stata segnalata da qualcuno?), ed è scattata la rimozione dell’intero post per “scene di nudo”. Vasco Rossi, ovviamente, non l’ha presa bene ed ha spiegato che non si voleva fare nulla di osceno – con un topless, poi – ma solo manifestare – con un atto liberatorio – la gioia che si provava al momento del concerto. In fondo, ha spiegato il rocker, la musica in generale genera un’energia che scuote tutto il corpo e che ha bisogno di trovare espressione e liberazione. Anche togliendosi una maglietta in una calda serata di Luglio.
Alla fine, comunque, tutto è rientrato e Vasco ha deciso di ripubblicare, assieme alle scuse per l’involontaria violazione della policy di Facebook, il video incriminato ma con l’oscuramento della parte ritenuta (da altri) “scabrosa”. Ma sarà tregua stabile tra chi cantava di volere una vita spericolata e l’altrettanto famoso social blu?