Ecco le misure di Google contro spam, spot ingannevoli e clickjacking

Google prosegue la sua campagna di bonifica del web ed annuncia una serie di iniziative contro lo spam, la pubblicità ingannevole ed il clickjacking. Ecco di che si tratta e come potersene avvalere

Ecco le misure di Google contro spam, spot ingannevoli e clickjacking

Google ricava gran parte delle sue entrate economiche dalla pubblicità (e dai nostri dati che processa in gran quantità, con buona pace della privacy) e, per questo motivo, ha annunciato una serie di misure volte a contrastare le pubblicità ingannevoli tra cui anche il fenomeno del clickjacking.

Come accennato, secondo gli ultimi dati interni di Mountain View, il 90% delle sue entrate economiche verrebbero dal settore della pubblicità online. Normale, quindi, che la Grande G dedichi molta attenzione alla serietà ed alla correttezza di questo settore. 

Proprio per questi motivi, di recente, Google ha annunciato una serie di iniziative volte a “ripulire” un bel po’ il mondo della pubblicità online accessibile tramite il suo motore di ricerca. Nello specifico, una prima iniziativa riguarderà la lotta al fenomeno del clickjacking che, riscontrato a inizio 2016, sembra esser giunto ad una fase calda proprio in questi giorno.

La minaccia in questione consiste in fraudolenti banner pubblicitari sovrapposti a presunti o reali pulsanti per la riproduzione di video o per l’accesso a vari menu (ad esempio la X di quando si vuol chiudere una finestra): l’ignaro utente clicca sul pulsante, credendo di fare quel che esso promette e, invece, finisce per cliccare su un banner che, nella peggiore delle ipotesi, gli inietta un bel virus e, nella migliore, lo fa cliccare su un banner pubblicitario con presunte offerte mirabolanti. 

Contro questa minaccia, Google applicherà un filtro intelligente che proteggerà noi ma anche gli inserzionisti stessi: quando, infatti, verrà rilevato un episodio di clickjacking, Google isolerà il traffico proveniente da quella posizione e non lo addebiterà – nel report di pagamento – agli inserzionisti loro malgrado coinvolti.

Per noi utenti cosa cambierà? Che il Safe Browsing su Chrome per Pc, Mac, iOS e Android, verrà migliorato e, prima di finire in una pagina che contiene pubblicità basate sul clickjacking, verremo avvertiti dell’eventualità di entrare in un sito potenzialmente dannoso: lo stesso, ovviamente, avverrà anche nei confronti di quei siti che avvertono della scoperta di finti errori di sistema o virus (col fine di proporre soluzioni inutili e costose).

Tra le altre novità volte a tutelare gli utenti dalla cattiva pubblicità, Google ha annunciato l’introduzione di un filtro antispam nelle sue Community di Google+ (il suo social): i contenuti ritenuti di spam verranno bloccati di default così che gli amministratori delle Com possano vagliarli al meglio ed evitare anche i falsi positivi.

Infine, Google avrebbe rimosso anche 780 milioni di inserzioni riguardanti le miracolose pillole per la perdita del peso e inerenti la falsificazione di importanti brand della moda (nello specifico, pubblicità di bellissime borse clonate).

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